L’italiano del melodramma


a cura di Benedetta Giordano, Universität für Musik und darstellende Kunst Wien

Il glossario della lingua del melodramma contiene circa 1700 voci e verrà progressivamente ampliato. Ogni voce del glossario è corredata di
  • eventuali sinonimi in italiano moderno
  • traduzione in tedesco e in inglese
  • indicazioni sulla pronuncia
Si tratta di indicazioni fonologiche, non di trascrizioni fonetiche. Di ogni parola si indica l'accento. Se questo cade sulla „E“ o la„O“ si differenzia tra vocale aperta o chiusa:  é = /e/;  è = /ε/;  ó = /o/; ò = /ɔ/. Solo le  „E“ o le „O“ accentate possono essere aperte. 

Ein Glossar der italienischen Opernsprache

Das Glossar enthält derzeit über 1700 Begriffe der italienischen Opernsprache und soll stetig weiter ausgebaut werden. Versehen ist jeder Begriff mit

  • ggf. Synonymen im modernen italienischen Sprachgebrauch
  • Übersetzung ins Deutsche und ins Englische
  • Hinweisen zur Betonung und Aussprache
Es handelt sich um keine phonetische Transkription, sondern um phonologische Hinweise für Zweifelsfälle. Vermerkt wird hier die Betonung des Wortes. Bei betonten „E“ und „O“ wird vermerkt, ob die Vokale offen oder geschlossen sind. é = /e/;  è = /ε/;  ó = /o/; ò = /ɔ/. Unbetonte Vokale sind nie offen.  

A Glossary of Operatic Italian

The English translations have been provided by Tommaso Astarita, Department of History, Georgetown University, Washington, DC, USA.

This glossary of operatic Italian includes about 1700 entries. It will be expanded over time with the addition of new entries.  Each entry in the glossary is accompanied by:

  • synonyms in modern Italian where applicable
  • translation in German and English
  • guidelines for pronunciation

The pronunciation guidelines consist of phonological indications, not phonetic transcriptions. The accent is identified for each word. If the accent falls on an „E“  or „O“, we specify whether the vowel should be pronounced as open or closed: é = /e/;  è = /ε/;  ó = /o/; ò = /ɔ/. Only an accented „E“ or „O“ can be pronounced as open.

Per una ricerca più efficiente, digitare la parola incompleta. Si troveranno così anche forme coniugate dei verbi, sostantivi e aggettivi al singolare ecc. Per parole molto brevi (p.es. “ite”) conviene invece cliccare sulla lettera iniziale e seguire l’ordine alfabetico.
For a more effective search, use incomplete words. That way, one can more easily find also conjugated verb forms, nouns or adjectives in the  singular, and so on. For very short words (e.g., “ite”), it is better to click on the first letter and follow the alphabetical order.

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A

abbaglio

/abbàʎʎo/
               "Ah che vedo" Ho preso abbaglio! E' la lista, son di stucco!" (Bartolo): Barbiere di Siviglia, Atto I Sc. XIV



abbella

/abbèlla/

          Chi del gitano i giorni abbella? La zingarella." (Coro degli zingari): Trovatore II,1


abisso

/abìsso/
             "L'onore ed il dover fra i nostri petti han rotto l'abisso." (Riccardo): Ballo in maschera, Atto III Sc. V

abominato, abbominato

/abominàto/  /abbominàto/

       “A noi pur oggi è dato, ed al nostro coraggio, di purgar queste rive dal mostro abbominato.”  (Gualtiero): Guglielmo Tell, II,7
       
   

aborre, abborre, aborrisce, abborrisce (aborrire, abborrire)

/aborrìʃʃe/   /abborrìʃʃe/
             "In che t'offesi mai? Perché mi fuggi? ... m'odi, e aborrisci?" (Idamante a Idomeneo): Id., III,3
     
          "Ei mi aborre." (Edgardo): Lucia di Lammermoor, I, 4


aborrire, abborrire

/aborrìre/   /abborrìre/
                                "Ma tu morendo non m'aborrire" (Pollione): Norma, Atto II,  Scena ultima
                       

aborrito, abborrito (aborrire, p.p.)

/aborrìto/  /abborrito/

                                     "Ernani, involami all'aborrito amplesso" (Elvira): Ernani, Atto I, Scena III


accento

/aʧʧènto/
                "A te credei rivolgere l'accento, e non a lui." (Leonora a Manrico): Trovatore, I, 5
                 "Oh come dolce mi suona il vostro accento!" (Violetta a Germont): Traviata II, 5


acchetare, acchetarsi

/akketàre/  /akketàrsi/

                     "Il tutor ricuserà, io l'ingegno aguzzerò. Alla fin s'accheterà e contenta io resterò."    
                                     (Rosina): Barbiere di Siviglia, I, 5

acciar, acciaro

/aʧʧàr/    /aʧʧàro/
                           "Adorno, perché impugni l'acciar?" (Simone)
                               "Ho trucidato Lorenzino." (Adorno): Simon Boccanegra  Atto I Sc. XI


accorare, m'accora, v'accora

/akkoràre/   /akkòra/

                                    "Dolce signora, che mai v'accora?" (Scarpia): Tosca, Atto I, Sc.IX


accorato, accorata

/akkoràto/ /akkoràta/

acerba, acerbo

/aʧèrba/    /aʧèrbo/

         "Acerba voluttà, dolce tortura, lentissima agonia, rapida offesa, vampa, gelo, tremor, smania, paura, ad amoroso sen torna l'attesa!" (Principessa di B.): Adriana Lecouvreur, II,1

acquetare

/akkwetàre/
           "Deh! Ti acqueta, o mia diletta, tregua al duol dal tempo aspetta." (Giorgio): Puritani, II, 3


addio estremo

/addìo estrèmo/
             „A te l‘estremo addio, palagio altero, freddo sepolcro dell‘angiolo mio.“ (Fiesco): Simon Boccanegra, Prologo, V

addio!

/addìo/

                    1.  "Addio ... speranza ed anima sol tu sarai per me." (Duca a Gilda): Rigoletto,  I, 12

                            2. "Ora e per sempre addio sante memorie addio, sublimi incanti del pensier!
                                               (...)  Della gloria d'Otello è questo il fin. " (Otello): Otello (Verdi), II, 5


addoppiare

/addoppiàre/
                  "La vita s'addoppia al gioir." (Coro): Traviata, I,1

addurre

/addùrre/ 
         Filippo: "Chi son costor prostrati innanzi a me?"
         Don Carlo: "Son messagger' del Brabante e di Fiandra che il tuo figliuol adduce innanzi al re." Don Carlo, II (III), 4


adescare, adesca

/adeskàre/   /adéska/

                "... ai piaceri d'amor qui tutto adesca." (Susanna): Nozze di Figaro, IV, 10


adirarsi

/adiràrsi/

        "Se il cielo s'adira, qual colpa è la nostra? Il reo qual è?" (Coro): Idomeneo, II,6


adoprare

/adopràre/
                               "L'arte schermendo, l'arte adoprando ... " (Figaro): Nozze di F., Atto I Sc.II

adorare

/adoràre/
                   "Or sappi, che d’allora sol te quest’alma adora." (Duca a Maddalena): Rigoletto, III, 3

adorata, adorato

/adoràta/  /adoràto/
      “Non disperarti, adorata mia sposa!”(Ferrando): Così fan tutte, I, 4

adunarsi

/adunàrsi/
  „Già i sacerdoti adunansi arbitri del tuo fato; pur dell'accusa orribile scolparti ancor ti è dato.“ (Amneris): Aida, IV.


aere

/àere/

         "... di quest'orfano mondo al pari di voi spiriamo l'aere." (Tonio): Pagliacci, Prologo


affanno

/affànno/
                            "Si, figlia, io moro; addio! Tu resta, ahimè, che dir non posso: in pace!
                            Tu resti, figlia, negli affanni, e questo è il solo affanno mio…" (Baiazete): Tamerlano, Atto III Sc. X


affé

/affé/
                     "A quel vecchio affé la testa questa volta ha da girar." (Malatesta): Don Pasquale, Atto I Sc. V

affettazione

/affettaʦʦióne/


affetto

/affètto/
                      "E dove ora sarà quell’angiol caro?... colei che poté prima in questo core destar la fiamma di costanti affetti?" (Duca): Rigoletto II, 1

                                              Ah, scòstati! Paventa il triste effetto d'un disperato affetto.” (Dorabella): Così fan tutte, II, 9


affiggere

/affìʤʤere/


affisse (affiggere)

/affìsse/
        "Ella in  me le luci affisse." (Raimondo): Lucia di Lammermoor, II/ 2 /4


afflitto, afflitta

/afflìtto/  /afflìtta/
                         "E di pena afflitto io moro d'un error che mio non è." (Idamante): Idomeneo I,2

aggradare

/aggradàre/

     "Deh d'un sol vi plachi il sangue, ecco il mio , se il mio v'aggrada ..." (Arbace): Idomeneo, III,5


agitare

/aʤitàre/
                "Agitata da due venti, freme l'onda in mar turbato." (Costanza): Griselda, Atto II Sc. II

aguzzare

/aguʦʦàre/

      “… ed ho pensato, giacché siam verso sera, per aguzzarle meglio l'appetito,
di presentarmi a lei col tuo vestito” (D. Giovanni): Don Giovanni, II,1


aguzzare l´ingegno

/aguʦʦàre/
                             "Il tutor ricuserà, io l'ingegno aguzzerò."   (Rosina): Barbiere di Siviglia, I, 5


ahi, ahimé, ahimè

/ài/  /aimé/  /aimè/

      "Ahimè, quai sensi!" (Roberto): R. Devereux, I,5



aita

/aìta/
     
            "Aita!... Mi lasciate..." (Azucena): Trovatore, III,4


aita, m‘aita

/aìta/

          “Quell’ira, Susanna, m’aita a calmar.“ (Conte): Nozze di Figaro, II, 9
     

al fin, alfin, alfine

/alfìn/  /alfìne/
                      "Eccoci salvi al fin." (Arbace): Idomeneo, III,8

al par di

/alpàrdi/
        "Uomo non v'ha che aborra al par di me costei." (Gennaro): Lucrezia Borgia, Atto I Sc.II



alba

/àlba/
    1. "All'alba vinicerò!" (Calaf): Turandot, III,1
       "In corvo tal'altra; più spesso in civetta, sull'alba fuggente al par di saetta ..." (Coro): Trovatore, I,1
   
    2. “Con te del viver mio fu lieta l’alba ancor; ritorna al suol natio, ti seguirà il mio cor.” (Elisabetta): Don Carlo, I (II), 5


albergare

/albergàre/

     "Mio padre, che tra noi la pace alberghi ancor." (Filippo): Don Carlo III (IV),2


albore, al primo albore

/albóre/
             Edgardo: "Quando?"
                 Enrico: "Al primo sorgere del mattutino albore.": Lucia di Lammermoor, II/2/1

alcova

/alkòva/
    "In quelle trine morbide, nell'alcova dorata v'è un silenzio gelido, mortal ..." (Manon): M. Lescaut, II


alcun, alcuno ₁

/alkùn/  /alkùno/

          "Ella non dice che facciamo alcun mal." (Dorabella): Così fan tutte, II, 2

            "Alcuno, ti rassicura, qui non volge." (Manrico ad Azucena): Trovatore IV, 3


alcun, alcuno ₂

/alkùn/  /alkùno/
                  "Venendo, mi vide alcuno?" (Rig.): Rigoletto, I, 10


all´armi

/allàrmi/

            "All'armi, all'armi! eccone presti a pugnar teco, o teco a morir." Trovatore, III,6


all´erta

/allérta/
       "All'erta, all'erta! Il Conte n'è d'uopo attender vigilando ... " (Ferrando): Trovatore, I, 1


allegrare

/allegràre/

allegrezza

/allegrézza/

allettare

/allettàre/

allor, allora ₁

/allóra/

allor, allora ₂

/allóra/

alloro, allori

/allòro/  /allòri/

   "Amor di patria impavido mieta i sanguigni allori ..." (Riccardo e Giorgio): Puritani, Finale II



alma ₁, almo (agg.)

/àlma/

           "No, tu sei l'alma mia Dea!" (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, Atto I Sc. XVI

    “Il suo gran core vi serba intatto d'un più bel fiore l'almo candor.” (Coro): Nozze di Figaro I, 8


alma ₂ (sost.)

/àlma/
         "O bell'alma innamorata..." (Edgardo, "Tu che a Dio spiegasti l'ali"): Lucia di Lammermoor, scena ultima.

almen, almeno

  /almén/   /alméno/

alto!

/àlto/

   "Alto, alto, signor Conte: mille doppie son qui pronte." (Susanna): Nozze di Figaro, III, 5


altrui

/altrùi/

        "Sortite vil ministro dell'altrui sfrenatezza ..." (Susanna a Basilio): Nozze di Figaro, I,7


amante ₁ (agg.)

/amànte/

     "Adunque la fede d'un'anima amante sì fiera mercede doveva sperar?" (Contessa): Nozze di Figaro, II,9


amante ₂ (sost.)

/amànte/
 
   "Io mi credea che preferir doveste per amante, come fan tutte quante, un signor liberal, prudente e saggio, a un giovinastro, a un paggio..." (Basilio): Nozze di Figaro I, 7


ambi, ambedue

/àmbi/   /ambedùe/

             "Deh vibra un colpo che ambi tolga d'affanno." (Idamante a Id.): Idomeneo. III, 9


ambire, (ambisce)

/ambìre/  /ambìʃʃe/

      "Quali al tron sian compagni chi l'ambisce or veda e impari ..." (Arbace): Idomeneo, II, 1



amena, ameno

/amèna/  /amèno/

  “Vi ravviso, o luoghi ameni, in cui lieti, in cui sereni sì tranquillo i dì passai della prima gioventù!” (Rodolfo): Sonnambula, I, 6


amenità

/amenità/

   “Oh come par che all'amoroso foco l'amenità del loco, la terra e il ciel risponda …” (Susanna): Nozze di Figaro, IV, 10


amistà, amistade

/amistà/  /amistàde/
                     " ... o, fuori la spada, rompiam l'amistà." (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, I, 1
             
                    "Versalo dell'amistade in seno." (Dame): Roberto Devereux, I,1


ammaliata, ammaliato

/ammaliàta/  /ammaliàto/
             "Coverto di pallor, languido, affranto ei tremava la sera. Il dì traeva in lamentevol pianto... ammaliato egli era!" (Ferrando): Trovatore, I, 1


ammorzare

/ammorʦàre/

ammutire

/ammutìre/

amoreggiare

/amoreʤʤàre/

“ … con questa e quella vo' amoreggiar.”  (D. Giovanni): Don Giovanni, I,15



amplesso

/amplèsso/
             "Venga la morte! e mi colga nell’estasi di quest’amplesso il momento supremo!" (Otello): Otello/Verdi, Atto I, 3
   
            "... or risoluto son ... l'ultimo amplesso ricevi ... e mori." (Id. a Idamante): Idomeneo, III, 9


amplesso estremo

/amplèsso estrèmo/

      "Abbi l'amplesso estremo del genitore cadente." (Doge): I due Foscari, II,3



ancidere

/anʧìdere/




anco

/ànko/

ancor esso

/ankórésso/

ancor, ancora

/ankór/ /ankóra/

         “Se trovi in piazza qualche ragazza, teco ancor quella cerca menar.”  (D. Giovanni): Don Giovanni, I,15

        



anelare

/anelàre/

anelato, anelata

/anelàto/  /anelàta/

anelito

/anèlito/

anelito estremo

/anèlito estrémo/

Anfitrite

/amfitrìte/


angere

/ànʤere/
                "Voi sospirate!... che v’ange tanto?" (Gilda a Rig.): Rigoletto, I,9


angiol, angiolo

/ànʤol/    /ànʤolo/
      "L'angiol mio verrà dal cielo? L'angiol mio verrà dal mare?" (Enzo): Gioconda, II

angoscia

/angòʃʃa/



angue

/àngwe/
                 "Nelle sue spire d'angue l'idra mi avvince."

                                                                 (Otello): Otello (V.), Atto II Sc. V




angusta, angusto

/angùsto/
               "Ah, troppo, troppo angusto è il mio cor a tanta gioia!" (Elettra): Idomeneo, II,4

annunziare

/annunʦiàre/

antro

/àntro/
       "Dunque, signori, aspettovi, incognito, alle tre nell'antro dell'oracolo, della gran maga ai piè." (Riccardo): Ballo in maschera, I,5

appagare

/appagàre/


apparso, apparsa (apparire. p.p.)

/appàrso/   /appàrsa/

apparve (apparire, p.rem.)

/appàrve/

appellare ₁

/appellàre/
             "Che tardi?... or via, le guardie appèlla, ed il rivale al ferro del carnefice consegna!" (Manrico al Conte): Trovatore, Atto I, Sc.V

appellare ₂, appellarsi

/appellàre/   /appellàrsi/
            "Povera donna, sola, abbandonata, in questo popoloso deserto che appèllano Parigi ... " (Violetta): Traviata, I finale



appieno

/appièno/

       "Io?... No... Son lieta appieno." (Sara): Roberto Devereux, I,1


appo

/àppo/

    "Un suono di taciti singulti appo la soglia m'arrestò non veduto."  (Nottingham): Roberto Devereux, I,6


apprendere

/apprèndere/

              "Da questo momento quest'alma a conoscermi apprender potrà."(Contessa): Nozze di Figaro, II,9


appressarsi

/appressàrsi/
               

appressati, a me t´appressa

/apprèssati/
        "T’apprèssa, o figlia... io spiro... Stringi... il morente... al cor" (Simone): S. Boccanegra, Finale.

apprestare

/apprestàre/
                Enrico: "A te s’appresta il talamo..."
                Lucia: "La tomba a me s’appresta"  L. di Lammermoor, II/1/ 2


apprestarsi a

/apprestàrsi/
              "O sole più rapido a sorger t’appresta…" (Edgardo ed Enrico): Lucia di Lammermoor, II/2/1


aprico

/aprìko/

ara, are

/àra/ /àre/

  “Sovra una terra estrania teco fuggir dovrei! Abbandonar la patria, l’are de’ nostri dei!” (Radamès): Aida, III


arbore

/àrbore/

      “Tra quest'arbori celata si può dar che non mi veda.” (Zerlina}: Don Giovanni, I,18


arcana, arcano ₁ (agg.)

/arkàna/ /arkàno/
            "Ah! no... rimanga nel silenzio avvolto per or l’arcano affetto... (Lucia): L. di Lammermoor, I, 5




arcano ₂ (sost.)

/arkàno/
    “ Aspettate, sospendete: voi punite un'innocente! Un arcano, ah non sapete, la meschina chiude in cor.” (Giannetto): Gazza ladra, II, 10

ardente

/ardènte/
               "Verranno a te sull'aure i miei sospiri ardenti ..." (Lucia ed Edgardo): L. di Lammermoor, I, 5


ardere (pass. rem.: arsi)

/àrdere/
            "A perché pria non arsi, che scoprir la mia fiamma?" (Ilia): Idomeneo, III,2

ardere d‘amore

/àrdere damóre/
                        "L'amor ond'ardo le favelli in mio favor." (Conte): Trovatore, II,3


ardia

/ardìa /

ardimento

/ardiménto/

    “Come? Ed hai l'ardimento di scusarti? Star sola con un uom! …”  (Masetto): Don Giovanni, I,16


ardire ₁ (sost.)

/ardìre/
                  "In questi accenti mal soffro un temerario ardir ..." (Ilia a Idamante): Idomeneo I,2

ardire ₂ (verbo) (io ardisco, tu ardisci))

/ardìre/  /ardìsko/  /ardìʃʃi/
    "Insensato! Tu chieder tanto ardisci!" (Fillippo a Carlo): Don Carlo, II (III),4


ardito, ardita

/ardìto/  /ardìta/

ardor, ardore

/ardór/   /ardóre/

arena

/aréna/

argenteo, argentea

/arʤènteo/  /arʤèntea/
                    "La luna il viso argenteo mostrava lieto e pieno" (Leonora): Trovatore I,2

argiva, argivo

/arʤìva/  /arʤìvo/

"Perì la flotta argiva ..." (Ilia): Idomeneo I,1


arma bianca

/àrma biànka/
             "Io vado all'arma bianca in guerra ed in amore." (Belcore): Elilsir d'amore, Atto I Sc. IX


arrestarsi

/arrestàrsi/

arrestati! t'arresta!

/arrèstati/  /tarrèsta/
     
        “Parla forte, e qui t'arresta.” (Masetto): Don Giovanni, I,16


arretra!

/arrètra/

     "T'arretra!" (Manrico al Conte): Trovatore, II,4


arretrare

/arretràre/

arridere

/arrìdere/
                "Prendi, l'anel ti dono che un dì recava all'ara l'alma beata e cara che arride al nostro amor." (Elvino): Sonnambula, Atto I Sc.V

artigli

/artìʎʎi/

ascendere

/aʃʃéndere/

asciolvere

/aʃʃòlvere/

         "Padron, di là c'é un certo Messer Mastro Fontana che anela di conoscervi;
          offre una damigiana di Cipro per l'asciolvere di Vostra Signoria."(Bardolfo): Falstaff, Atto II


ascolta!

/askólta/

ascondere

/askóndere/
           "... nulla, più nulla ascondersi al guardo mio potrà! (Ulrica): Ballo in maschera, I,7

ascoso, ascosa

/askóso/  /askósa/
                      "Guardiamo / Guardate qui ascoso sarà." (Conte e Susanna): Nozze di Figaro, II ,9


asil, asilo

/azìl/  /azìlo/
                "Addio fiorito asil di letizia e d'amor." (Pinkerton): M. Butterfly, Atto III Sc.II

aspide

/àspide/

assassino

/assassìno/

assidi, t´assidi

/assìdi/  /tassìdi/

assisa ₁, assiso

/assìza/  /assìzo/
          "Assisa ai piè d'un salice ..." (Desdemona): Otello / Rossini, Atto III Sc. 1

assisa ₂ (sost.)

/assìza/

            "Quest'assisa ch'io vesto vi dica che il mio Re la mia patria ho difeso ..." (Amonasro): Aida, II



astringere

/astrìnʤere/

astro

/àstro/

astrologar, astrologare

/astrologàr/  /astrologàre/
               "Dammi la mano, io voglio astrologarti." (Fiordiligi a Dorabella): Così fan tutte, I,2

astuto, astuta

/astùto/  /astùta/

atro, atra

/àtro/   /àtra/

     "Non sapete che colpita d'atro morbo è la mia vita?" (Violetta a Germont): Traviata, Atto II Sc. V



atroce

/atróʧe/

atroci affanni

/atróʧi affànni/  /atróʧaffànni/

attendere

/attèndere/

attingere

/attìnʤere/

attinse p. rem. (attingere)

/attìnse/
            "Forse la soglia attinse, e posa alfin." (Riccardo): Ballo in maschera, Atto III Sc. V


attratto, attratta ₁ (adj.)

/attràtto/  /attràtta/
             "Non sembra Cenerentola?"(Don Magnifico)
              "Pareva ancor a noi, ma a riguardarla poi la nostra è goffa, e attratta,
                                                    questa è un po' più ben fatta.: (Clorinda e Tisbe): Cenererentola, Atto I Sc. XV


attratto, attratta ₂ (p.p. attrarre)

/attràtto/  /attràtta/

audace

/audàʧe/

audacia

/audàʧa/

augelletto

/auʤellétto/

augello

/auʤèllo/

aura, aure

/àura/  /àure/
        "... l'aura fra i rami flebile ne ripeteva il suon." (Desdemona): Otello/Rossini, III, 1
   

               "Verranno a te sull’aure i miei sospiri ardenti ..." (Edgardo e Lucia): L. di Lammermoor, I, 5



auretta

/aurétta/

aurora

/auròra/
                    Mimì: "Son bella ancora?"
                    Rodolfo: "Bella come un'aurora."
                    Mimì: "Hai sbagliato il raffonto. Volevi dir: bella come un tramonto." Bohème IV


avanzarsi, s'avanza

/avanʦàrsi/ /savànʦa/
              "S'avanza il Conte." (Oscar): Ballo in maschera, I,1

avanzo

/avàntso/

       "Di tempesta crudel misero avanzo ..." (Ilia): Idomeneo, I.1


avea, aveva

/avéa/  /avéva/

    “… nelle mie stanze, ove soletta mi trovai per sventura, entrar io vidi in un mantello avvolto un uom che al primo istante avea preso per voi…” (Donn’Anna): Don Giovanni, I,13


avean

/avéan/

avel, avello

/avèl/  /avèllo/
                     "Fra poco a me ricovero darà negletto avello” (Edgardo): Lucia di Lammermoor, II/2/ 7


averi

/avéri/

Averno

/avèrno/

             "Tutte nel cor vi sento, Furie del crudo Averno ..." (Elettra): Idomeneo I,6


avito, avita

/avìto/  /avìta/

avo, avi

/àvo/   /àvi/

avvampare

/avvampàre/
           "... ma all'amor mio d'ira e rossor tu avvampi?" (Idamante a Ilia): Idomeneo I,2

avvedersi

/avvedérsi/

avvene

/àvvene/

              "... e fama e gloria, potenza e trono, terrene, fragili cose qui sono. Una pur avvene, sola, divina, è amor che agli angeli più ne avvicina!" (Duca): Rigoletto, I, 12

(cf.: avvi, havvi)


avvenenza

/avvenènʦa/

avvenire ₁ (sost.)

/avvenìre/

avvenire ₂ (verbo)

/avvenìre/

avvenne, che avvenne?

/keavvénne/

avventura

/avventùra/

avventurato (agg.)

/avventuràto/
                   "Va mortale avventurato, un tesoro io t'ho donato: tutto il sesso femminino te doman sospirerà." (Dulcamara a Nemorino): Elisir d'amore, I, 6


avverrà

/avverrà/

avvezzo, avvezza

/avvéʦʦo/   /avvéʦʦa/

avvi

/àvvi/
                 

avvincere (p.p. avvinto)

/avvìnʧere/  /avvìnto/
"Ed oggi il mondo (...) vegga due gloriosi popoli in dolce nodo avvinti, e stretti di perfetta amistà." (Idamante): Idomeneo I,3

avvolgere

/avvòlʤere/


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