L’italiano del melodramma


a cura di Benedetta Giordano, Universität für Musik und darstellende Kunst Wien

Il glossario della lingua del melodramma contiene circa 1700 voci e verrà progressivamente ampliato. Ogni voce del glossario è corredata di
  • eventuali sinonimi in italiano moderno
  • traduzione in tedesco e in inglese
  • indicazioni sulla pronuncia
Si tratta di indicazioni fonologiche, non di trascrizioni fonetiche. Di ogni parola si indica l'accento. Se questo cade sulla „E“ o la„O“ si differenzia tra vocale aperta o chiusa:  é = /e/;  è = /ε/;  ó = /o/; ò = /ɔ/. Solo le  „E“ o le „O“ accentate possono essere aperte. 

Ein Glossar der italienischen Opernsprache

Das Glossar enthält derzeit über 1700 Begriffe der italienischen Opernsprache und soll stetig weiter ausgebaut werden. Versehen ist jeder Begriff mit

  • ggf. Synonymen im modernen italienischen Sprachgebrauch
  • Übersetzung ins Deutsche und ins Englische
  • Hinweisen zur Betonung und Aussprache
Es handelt sich um keine phonetische Transkription, sondern um phonologische Hinweise für Zweifelsfälle. Vermerkt wird hier die Betonung des Wortes. Bei betonten „E“ und „O“ wird vermerkt, ob die Vokale offen oder geschlossen sind. é = /e/;  è = /ε/;  ó = /o/; ò = /ɔ/. Unbetonte Vokale sind nie offen.  

A Glossary of Operatic Italian

The English translations have been provided by Tommaso Astarita, Department of History, Georgetown University, Washington, DC, USA.

This glossary of operatic Italian includes about 1700 entries. It will be expanded over time with the addition of new entries.  Each entry in the glossary is accompanied by:

  • synonyms in modern Italian where applicable
  • translation in German and English
  • guidelines for pronunciation

The pronunciation guidelines consist of phonological indications, not phonetic transcriptions. The accent is identified for each word. If the accent falls on an „E“  or „O“, we specify whether the vowel should be pronounced as open or closed: é = /e/;  è = /ε/;  ó = /o/; ò = /ɔ/. Only an accented „E“ or „O“ can be pronounced as open.

Per una ricerca più efficiente, digitare la parola incompleta. Si troveranno così anche forme coniugate dei verbi, sostantivi e aggettivi al singolare ecc. Per parole molto brevi (p.es. “ite”) conviene invece cliccare sulla lettera iniziale e seguire l’ordine alfabetico.
For a more effective search, use incomplete words. That way, one can more easily find also conjugated verb forms, nouns or adjectives in the  singular, and so on. For very short words (e.g., “ite”), it is better to click on the first letter and follow the alphabetical order.

Sie können das Glossar über das Suchfeld oder das Stichwortalphabet durchsuchen.

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A

abbaglio

/abbàʎʎo/
               "Ah che vedo" Ho preso abbaglio! E' la lista, son di stucco!" (Bartolo): Barbiere di Siviglia, Atto I Sc. XIV



abbella

/abbèlla/

          Chi del gitano i giorni abbella? La zingarella." (Coro degli zingari): Trovatore II,1


abisso

/abìsso/
             "L'onore ed il dover fra i nostri petti han rotto l'abisso." (Riccardo): Ballo in maschera, Atto III Sc. V

abominato, abbominato

/abominàto/  /abbominàto/

       “A noi pur oggi è dato, ed al nostro coraggio, di purgar queste rive dal mostro abbominato.”  (Gualtiero): Guglielmo Tell, II,7
       
   

aborre, abborre, aborrisce, abborrisce (aborrire, abborrire)

/aborrìʃʃe/   /abborrìʃʃe/
             "In che t'offesi mai? Perché mi fuggi? ... m'odi, e aborrisci?" (Idamante a Idomeneo): Id., III,3
     
          "Ei mi aborre." (Edgardo): Lucia di Lammermoor, I, 4


aborrire, abborrire

/aborrìre/   /abborrìre/
                                "Ma tu morendo non m'aborrire" (Pollione): Norma, Atto II,  Scena ultima
                       

aborrito, abborrito (aborrire, p.p.)

/aborrìto/  /abborrito/

                                     "Ernani, involami all'aborrito amplesso" (Elvira): Ernani, Atto I, Scena III


accento

/aʧʧènto/
                "A te credei rivolgere l'accento, e non a lui." (Leonora a Manrico): Trovatore, I, 5
                 "Oh come dolce mi suona il vostro accento!" (Violetta a Germont): Traviata II, 5


acchetare, acchetarsi

/akketàre/  /akketàrsi/

                     "Il tutor ricuserà, io l'ingegno aguzzerò. Alla fin s'accheterà e contenta io resterò."    
                                     (Rosina): Barbiere di Siviglia, I, 5

acciar, acciaro

/aʧʧàr/    /aʧʧàro/
                           "Adorno, perché impugni l'acciar?" (Simone)
                               "Ho trucidato Lorenzino." (Adorno): Simon Boccanegra  Atto I Sc. XI


accorare, m'accora, v'accora

/akkoràre/   /akkòra/

                                    "Dolce signora, che mai v'accora?" (Scarpia): Tosca, Atto I, Sc.IX


accorato, accorata

/akkoràto/ /akkoràta/

acerba, acerbo

/aʧèrba/    /aʧèrbo/

         "Acerba voluttà, dolce tortura, lentissima agonia, rapida offesa, vampa, gelo, tremor, smania, paura, ad amoroso sen torna l'attesa!" (Principessa di B.): Adriana Lecouvreur, II,1

acquetare

/akkwetàre/
           "Deh! Ti acqueta, o mia diletta, tregua al duol dal tempo aspetta." (Giorgio): Puritani, II, 3


addio estremo

/addìo estrèmo/
             „A te l‘estremo addio, palagio altero, freddo sepolcro dell‘angiolo mio.“ (Fiesco): Simon Boccanegra, Prologo, V

addio!

/addìo/

                    1.  "Addio ... speranza ed anima sol tu sarai per me." (Duca a Gilda): Rigoletto,  I, 12

                            2. "Ora e per sempre addio sante memorie addio, sublimi incanti del pensier!
                                               (...)  Della gloria d'Otello è questo il fin. " (Otello): Otello (Verdi), II, 5


addoppiare

/addoppiàre/
                  "La vita s'addoppia al gioir." (Coro): Traviata, I,1

addurre

/addùrre/ 
         Filippo: "Chi son costor prostrati innanzi a me?"
         Don Carlo: "Son messagger' del Brabante e di Fiandra che il tuo figliuol adduce innanzi al re." Don Carlo, II (III), 4


adescare, adesca

/adeskàre/   /adéska/

                "... ai piaceri d'amor qui tutto adesca." (Susanna): Nozze di Figaro, IV, 10


adirarsi

/adiràrsi/

        "Se il cielo s'adira, qual colpa è la nostra? Il reo qual è?" (Coro): Idomeneo, II,6


adoprare

/adopràre/
                               "L'arte schermendo, l'arte adoprando ... " (Figaro): Nozze di F., Atto I Sc.II

adorare

/adoràre/
                   "Or sappi, che d’allora sol te quest’alma adora." (Duca a Maddalena): Rigoletto, III, 3

adorata, adorato

/adoràta/  /adoràto/
      “Non disperarti, adorata mia sposa!”(Ferrando): Così fan tutte, I, 4

adunarsi

/adunàrsi/
  „Già i sacerdoti adunansi arbitri del tuo fato; pur dell'accusa orribile scolparti ancor ti è dato.“ (Amneris): Aida, IV.


aere

/àere/

         "... di quest'orfano mondo al pari di voi spiriamo l'aere." (Tonio): Pagliacci, Prologo


affanno

/affànno/
                            "Si, figlia, io moro; addio! Tu resta, ahimè, che dir non posso: in pace!
                            Tu resti, figlia, negli affanni, e questo è il solo affanno mio…" (Baiazete): Tamerlano, Atto III Sc. X


affé

/affé/
                     "A quel vecchio affé la testa questa volta ha da girar." (Malatesta): Don Pasquale, Atto I Sc. V

affettazione

/affettaʦʦióne/


affetto

/affètto/
                      "E dove ora sarà quell’angiol caro?... colei che poté prima in questo core destar la fiamma di costanti affetti?" (Duca): Rigoletto II, 1

                                              Ah, scòstati! Paventa il triste effetto d'un disperato affetto.” (Dorabella): Così fan tutte, II, 9


affiggere

/affìʤʤere/


affisse (affiggere)

/affìsse/
        "Ella in  me le luci affisse." (Raimondo): Lucia di Lammermoor, II/ 2 /4


afflitto, afflitta

/afflìtto/  /afflìtta/
                         "E di pena afflitto io moro d'un error che mio non è." (Idamante): Idomeneo I,2

aggradare

/aggradàre/

     "Deh d'un sol vi plachi il sangue, ecco il mio , se il mio v'aggrada ..." (Arbace): Idomeneo, III,5


agitare

/aʤitàre/
                "Agitata da due venti, freme l'onda in mar turbato." (Costanza): Griselda, Atto II Sc. II

aguzzare

/aguʦʦàre/

      “… ed ho pensato, giacché siam verso sera, per aguzzarle meglio l'appetito,
di presentarmi a lei col tuo vestito” (D. Giovanni): Don Giovanni, II,1


aguzzare l´ingegno

/aguʦʦàre/
                             "Il tutor ricuserà, io l'ingegno aguzzerò."   (Rosina): Barbiere di Siviglia, I, 5


ahi, ahimé, ahimè

/ài/  /aimé/  /aimè/

      "Ahimè, quai sensi!" (Roberto): R. Devereux, I,5



aita

/aìta/
     
            "Aita!... Mi lasciate..." (Azucena): Trovatore, III,4


aita, m‘aita

/aìta/

          “Quell’ira, Susanna, m’aita a calmar.“ (Conte): Nozze di Figaro, II, 9
     

al fin, alfin, alfine

/alfìn/  /alfìne/
                      "Eccoci salvi al fin." (Arbace): Idomeneo, III,8

al par di

/alpàrdi/
        "Uomo non v'ha che aborra al par di me costei." (Gennaro): Lucrezia Borgia, Atto I Sc.II



alba

/àlba/
    1. "All'alba vinicerò!" (Calaf): Turandot, III,1
       "In corvo tal'altra; più spesso in civetta, sull'alba fuggente al par di saetta ..." (Coro): Trovatore, I,1
   
    2. “Con te del viver mio fu lieta l’alba ancor; ritorna al suol natio, ti seguirà il mio cor.” (Elisabetta): Don Carlo, I (II), 5


albergare

/albergàre/

     "Mio padre, che tra noi la pace alberghi ancor." (Filippo): Don Carlo III (IV),2


albore, al primo albore

/albóre/
             Edgardo: "Quando?"
                 Enrico: "Al primo sorgere del mattutino albore.": Lucia di Lammermoor, II/2/1

alcova

/alkòva/
    "In quelle trine morbide, nell'alcova dorata v'è un silenzio gelido, mortal ..." (Manon): M. Lescaut, II


alcun, alcuno ₁

/alkùn/  /alkùno/

          "Ella non dice che facciamo alcun mal." (Dorabella): Così fan tutte, II, 2

            "Alcuno, ti rassicura, qui non volge." (Manrico ad Azucena): Trovatore IV, 3


alcun, alcuno ₂

/alkùn/  /alkùno/
                  "Venendo, mi vide alcuno?" (Rig.): Rigoletto, I, 10


all´armi

/allàrmi/

            "All'armi, all'armi! eccone presti a pugnar teco, o teco a morir." Trovatore, III,6


all´erta

/allérta/
       "All'erta, all'erta! Il Conte n'è d'uopo attender vigilando ... " (Ferrando): Trovatore, I, 1


allegrare

/allegràre/

allegrezza

/allegrézza/

allettare

/allettàre/

allor, allora ₁

/allóra/

allor, allora ₂

/allóra/

alloro, allori

/allòro/  /allòri/

   "Amor di patria impavido mieta i sanguigni allori ..." (Riccardo e Giorgio): Puritani, Finale II



alma ₁, almo (agg.)

/àlma/

           "No, tu sei l'alma mia Dea!" (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, Atto I Sc. XVI

    “Il suo gran core vi serba intatto d'un più bel fiore l'almo candor.” (Coro): Nozze di Figaro I, 8


alma ₂ (sost.)

/àlma/
         "O bell'alma innamorata..." (Edgardo, "Tu che a Dio spiegasti l'ali"): Lucia di Lammermoor, scena ultima.

almen, almeno

  /almén/   /alméno/

alto!

/àlto/

   "Alto, alto, signor Conte: mille doppie son qui pronte." (Susanna): Nozze di Figaro, III, 5


altrui

/altrùi/

        "Sortite vil ministro dell'altrui sfrenatezza ..." (Susanna a Basilio): Nozze di Figaro, I,7


amante ₁ (agg.)

/amànte/

     "Adunque la fede d'un'anima amante sì fiera mercede doveva sperar?" (Contessa): Nozze di Figaro, II,9


amante ₂ (sost.)

/amànte/
 
   "Io mi credea che preferir doveste per amante, come fan tutte quante, un signor liberal, prudente e saggio, a un giovinastro, a un paggio..." (Basilio): Nozze di Figaro I, 7


ambi, ambedue

/àmbi/   /ambedùe/

             "Deh vibra un colpo che ambi tolga d'affanno." (Idamante a Id.): Idomeneo. III, 9


ambire, (ambisce)

/ambìre/  /ambìʃʃe/

      "Quali al tron sian compagni chi l'ambisce or veda e impari ..." (Arbace): Idomeneo, II, 1



amena, ameno

/amèna/  /amèno/

  “Vi ravviso, o luoghi ameni, in cui lieti, in cui sereni sì tranquillo i dì passai della prima gioventù!” (Rodolfo): Sonnambula, I, 6


amenità

/amenità/

   “Oh come par che all'amoroso foco l'amenità del loco, la terra e il ciel risponda …” (Susanna): Nozze di Figaro, IV, 10


amistà, amistade

/amistà/  /amistàde/
                     " ... o, fuori la spada, rompiam l'amistà." (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, I, 1
             
                    "Versalo dell'amistade in seno." (Dame): Roberto Devereux, I,1


ammaliata, ammaliato

/ammaliàta/  /ammaliàto/
             "Coverto di pallor, languido, affranto ei tremava la sera. Il dì traeva in lamentevol pianto... ammaliato egli era!" (Ferrando): Trovatore, I, 1


ammorzare

/ammorʦàre/

ammutire

/ammutìre/

amoreggiare

/amoreʤʤàre/

“ … con questa e quella vo' amoreggiar.”  (D. Giovanni): Don Giovanni, I,15



amplesso

/amplèsso/
             "Venga la morte! e mi colga nell’estasi di quest’amplesso il momento supremo!" (Otello): Otello/Verdi, Atto I, 3
   
            "... or risoluto son ... l'ultimo amplesso ricevi ... e mori." (Id. a Idamante): Idomeneo, III, 9


amplesso estremo

/amplèsso estrèmo/

      "Abbi l'amplesso estremo del genitore cadente." (Doge): I due Foscari, II,3



ancidere

/anʧìdere/




anco

/ànko/

ancor esso

/ankórésso/

ancor, ancora

/ankór/ /ankóra/

         “Se trovi in piazza qualche ragazza, teco ancor quella cerca menar.”  (D. Giovanni): Don Giovanni, I,15

        



anelare

/anelàre/

anelato, anelata

/anelàto/  /anelàta/

anelito

/anèlito/

anelito estremo

/anèlito estrémo/

Anfitrite

/amfitrìte/


angere

/ànʤere/
                "Voi sospirate!... che v’ange tanto?" (Gilda a Rig.): Rigoletto, I,9


angiol, angiolo

/ànʤol/    /ànʤolo/
      "L'angiol mio verrà dal cielo? L'angiol mio verrà dal mare?" (Enzo): Gioconda, II

angoscia

/angòʃʃa/



angue

/àngwe/
                 "Nelle sue spire d'angue l'idra mi avvince."

                                                                 (Otello): Otello (V.), Atto II Sc. V




angusta, angusto

/angùsto/
               "Ah, troppo, troppo angusto è il mio cor a tanta gioia!" (Elettra): Idomeneo, II,4

annunziare

/annunʦiàre/

antro

/àntro/
       "Dunque, signori, aspettovi, incognito, alle tre nell'antro dell'oracolo, della gran maga ai piè." (Riccardo): Ballo in maschera, I,5

appagare

/appagàre/


apparso, apparsa (apparire. p.p.)

/appàrso/   /appàrsa/

apparve (apparire, p.rem.)

/appàrve/

appellare ₁

/appellàre/
             "Che tardi?... or via, le guardie appèlla, ed il rivale al ferro del carnefice consegna!" (Manrico al Conte): Trovatore, Atto I, Sc.V

appellare ₂, appellarsi

/appellàre/   /appellàrsi/
            "Povera donna, sola, abbandonata, in questo popoloso deserto che appèllano Parigi ... " (Violetta): Traviata, I finale



appieno

/appièno/

       "Io?... No... Son lieta appieno." (Sara): Roberto Devereux, I,1


appo

/àppo/

    "Un suono di taciti singulti appo la soglia m'arrestò non veduto."  (Nottingham): Roberto Devereux, I,6


apprendere

/apprèndere/

              "Da questo momento quest'alma a conoscermi apprender potrà."(Contessa): Nozze di Figaro, II,9


appressarsi

/appressàrsi/
               

appressati, a me t´appressa

/apprèssati/
        "T’apprèssa, o figlia... io spiro... Stringi... il morente... al cor" (Simone): S. Boccanegra, Finale.

apprestare

/apprestàre/
                Enrico: "A te s’appresta il talamo..."
                Lucia: "La tomba a me s’appresta"  L. di Lammermoor, II/1/ 2


apprestarsi a

/apprestàrsi/
              "O sole più rapido a sorger t’appresta…" (Edgardo ed Enrico): Lucia di Lammermoor, II/2/1


aprico

/aprìko/

ara, are

/àra/ /àre/

  “Sovra una terra estrania teco fuggir dovrei! Abbandonar la patria, l’are de’ nostri dei!” (Radamès): Aida, III


arbore

/àrbore/

      “Tra quest'arbori celata si può dar che non mi veda.” (Zerlina}: Don Giovanni, I,18


arcana, arcano ₁ (agg.)

/arkàna/ /arkàno/
            "Ah! no... rimanga nel silenzio avvolto per or l’arcano affetto... (Lucia): L. di Lammermoor, I, 5




arcano ₂ (sost.)

/arkàno/
    “ Aspettate, sospendete: voi punite un'innocente! Un arcano, ah non sapete, la meschina chiude in cor.” (Giannetto): Gazza ladra, II, 10

ardente

/ardènte/
               "Verranno a te sull'aure i miei sospiri ardenti ..." (Lucia ed Edgardo): L. di Lammermoor, I, 5


ardere (pass. rem.: arsi)

/àrdere/
            "A perché pria non arsi, che scoprir la mia fiamma?" (Ilia): Idomeneo, III,2

ardere d‘amore

/àrdere damóre/
                        "L'amor ond'ardo le favelli in mio favor." (Conte): Trovatore, II,3


ardia

/ardìa /

ardimento

/ardiménto/

    “Come? Ed hai l'ardimento di scusarti? Star sola con un uom! …”  (Masetto): Don Giovanni, I,16


ardire ₁ (sost.)

/ardìre/
                  "In questi accenti mal soffro un temerario ardir ..." (Ilia a Idamante): Idomeneo I,2

ardire ₂ (verbo) (io ardisco, tu ardisci))

/ardìre/  /ardìsko/  /ardìʃʃi/
    "Insensato! Tu chieder tanto ardisci!" (Fillippo a Carlo): Don Carlo, II (III),4


ardito, ardita

/ardìto/  /ardìta/

ardor, ardore

/ardór/   /ardóre/

arena

/aréna/

argenteo, argentea

/arʤènteo/  /arʤèntea/
                    "La luna il viso argenteo mostrava lieto e pieno" (Leonora): Trovatore I,2

argiva, argivo

/arʤìva/  /arʤìvo/

"Perì la flotta argiva ..." (Ilia): Idomeneo I,1


arma bianca

/àrma biànka/
             "Io vado all'arma bianca in guerra ed in amore." (Belcore): Elilsir d'amore, Atto I Sc. IX


arrestarsi

/arrestàrsi/

arrestati! t'arresta!

/arrèstati/  /tarrèsta/
     
        “Parla forte, e qui t'arresta.” (Masetto): Don Giovanni, I,16


arretra!

/arrètra/

     "T'arretra!" (Manrico al Conte): Trovatore, II,4


arretrare

/arretràre/

arridere

/arrìdere/
                "Prendi, l'anel ti dono che un dì recava all'ara l'alma beata e cara che arride al nostro amor." (Elvino): Sonnambula, Atto I Sc.V

artigli

/artìʎʎi/

ascendere

/aʃʃéndere/

asciolvere

/aʃʃòlvere/

         "Padron, di là c'é un certo Messer Mastro Fontana che anela di conoscervi;
          offre una damigiana di Cipro per l'asciolvere di Vostra Signoria."(Bardolfo): Falstaff, Atto II


ascolta!

/askólta/

ascondere

/askóndere/
           "... nulla, più nulla ascondersi al guardo mio potrà! (Ulrica): Ballo in maschera, I,7

ascoso, ascosa

/askóso/  /askósa/
                      "Guardiamo / Guardate qui ascoso sarà." (Conte e Susanna): Nozze di Figaro, II ,9


asil, asilo

/azìl/  /azìlo/
                "Addio fiorito asil di letizia e d'amor." (Pinkerton): M. Butterfly, Atto III Sc.II

aspide

/àspide/

assassino

/assassìno/

assidi, t´assidi

/assìdi/  /tassìdi/

assisa ₁, assiso

/assìza/  /assìzo/
          "Assisa ai piè d'un salice ..." (Desdemona): Otello / Rossini, Atto III Sc. 1

assisa ₂ (sost.)

/assìza/

            "Quest'assisa ch'io vesto vi dica che il mio Re la mia patria ho difeso ..." (Amonasro): Aida, II



astringere

/astrìnʤere/

astro

/àstro/

astrologar, astrologare

/astrologàr/  /astrologàre/
               "Dammi la mano, io voglio astrologarti." (Fiordiligi a Dorabella): Così fan tutte, I,2

astuto, astuta

/astùto/  /astùta/

atro, atra

/àtro/   /àtra/

     "Non sapete che colpita d'atro morbo è la mia vita?" (Violetta a Germont): Traviata, Atto II Sc. V



atroce

/atróʧe/

atroci affanni

/atróʧi affànni/  /atróʧaffànni/

attendere

/attèndere/

attingere

/attìnʤere/

attinse p. rem. (attingere)

/attìnse/
            "Forse la soglia attinse, e posa alfin." (Riccardo): Ballo in maschera, Atto III Sc. V


attratto, attratta ₁ (adj.)

/attràtto/  /attràtta/
             "Non sembra Cenerentola?"(Don Magnifico)
              "Pareva ancor a noi, ma a riguardarla poi la nostra è goffa, e attratta,
                                                    questa è un po' più ben fatta.: (Clorinda e Tisbe): Cenererentola, Atto I Sc. XV


attratto, attratta ₂ (p.p. attrarre)

/attràtto/  /attràtta/

audace

/audàʧe/

audacia

/audàʧa/

augelletto

/auʤellétto/

augello

/auʤèllo/

aura, aure

/àura/  /àure/
        "... l'aura fra i rami flebile ne ripeteva il suon." (Desdemona): Otello/Rossini, III, 1
   

               "Verranno a te sull’aure i miei sospiri ardenti ..." (Edgardo e Lucia): L. di Lammermoor, I, 5



auretta

/aurétta/

aurora

/auròra/
                    Mimì: "Son bella ancora?"
                    Rodolfo: "Bella come un'aurora."
                    Mimì: "Hai sbagliato il raffonto. Volevi dir: bella come un tramonto." Bohème IV


avanzarsi, s'avanza

/avanʦàrsi/ /savànʦa/
              "S'avanza il Conte." (Oscar): Ballo in maschera, I,1

avanzo

/avàntso/

       "Di tempesta crudel misero avanzo ..." (Ilia): Idomeneo, I.1


avea, aveva

/avéa/  /avéva/

    “… nelle mie stanze, ove soletta mi trovai per sventura, entrar io vidi in un mantello avvolto un uom che al primo istante avea preso per voi…” (Donn’Anna): Don Giovanni, I,13


avean

/avéan/

avel, avello

/avèl/  /avèllo/
                     "Fra poco a me ricovero darà negletto avello” (Edgardo): Lucia di Lammermoor, II/2/ 7


averi

/avéri/

Averno

/avèrno/

             "Tutte nel cor vi sento, Furie del crudo Averno ..." (Elettra): Idomeneo I,6


avito, avita

/avìto/  /avìta/

avo, avi

/àvo/   /àvi/

avvampare

/avvampàre/
           "... ma all'amor mio d'ira e rossor tu avvampi?" (Idamante a Ilia): Idomeneo I,2

avvedersi

/avvedérsi/

avvene

/àvvene/

              "... e fama e gloria, potenza e trono, terrene, fragili cose qui sono. Una pur avvene, sola, divina, è amor che agli angeli più ne avvicina!" (Duca): Rigoletto, I, 12

(cf.: avvi, havvi)


avvenenza

/avvenènʦa/

avvenire ₁ (sost.)

/avvenìre/

avvenire ₂ (verbo)

/avvenìre/

avvenne, che avvenne?

/keavvénne/

avventura

/avventùra/

avventurato (agg.)

/avventuràto/
                   "Va mortale avventurato, un tesoro io t'ho donato: tutto il sesso femminino te doman sospirerà." (Dulcamara a Nemorino): Elisir d'amore, I, 6


avverrà

/avverrà/

avvezzo, avvezza

/avvéʦʦo/   /avvéʦʦa/

avvi

/àvvi/
                 

avvincere (p.p. avvinto)

/avvìnʧere/  /avvìnto/
"Ed oggi il mondo (...) vegga due gloriosi popoli in dolce nodo avvinti, e stretti di perfetta amistà." (Idamante): Idomeneo I,3

avvolgere

/avvòlʤere/

B

babbino

/babbìno/
              "O mio babbino caro ... " (Lauretta): Gianni Schicchi


babbo

/bàbbo/

bada!

/bàda/

baggiano

/baʤʤàno/

baia

/bàja/

               "Ah! ah! rido ben di core, ché tai baie costan poco, quanto valga il vostro giuoco, me ’l credete so apprezzare." (Maddalena): Rigoletto, III,3


baldanza

/baldànʦa/

baldo, balda

/bàldo/   /bàlda/

   "Or voi, ridenti, amorose adolescenti, date il labbro e date il core alla balda gioventù." (Edmondo e coro): Manon Lescaut,I


balen, baleno

/balén/  /baléno/
                     "Il balen del suo sorriso d'una stella vince il raggio." (Conte): Trovatore, II,3


balenare

/balenàre/
             "O mio padre, qual gioia feroce balenarvi negli occhi vegg’io!" (Gilda): Rigoletto, II, 8


balordo

/balórdo/

balsamo

/bàlsamo/
           "E' un certo balsamo che porto addosso: dare te'l posso, se'l vuoi provar. "(Zerlina a Masetto): Don Giovanni, I, 16

balzare

/balʦàre/

balzo (sost.)

/bàlʦo/

bandire

/bandìre/

bandito

/bandìto/

barbaro martir

/bàrabro martìr/

barbaro, barbara

/bàrbaro/   /bàrbara/

basilisco

/bazilìsko/

            "Ho visto un aspide, un'idra, un basilisco!" (Fiordiligi): Così fan tutte, Atto II Sc. VI


bastante

/bastànte/

battere

/bàttere/
                  "Batti, batti o bel Masetto ..." (Zerlina): Don Giovanni, I,16


beato, beata

/beàto/  /beàta/
             "Il ciel l'ha fatta nascere per fare beato un cor." (Malatesta): Don Pasquale, Atto I Sc.II


bei, begli

/bèi/

beltà, beltade

/beltà/    /beltàde/

        "Questa o quella per me pari sono a quant’altre d’intorno mi vedo; del mio core l’impero non cedo meglio ad una che ad altra beltà." (Duca): Rigoletto, I, 1

ben, bene, caro bene, ben mio

/bèn/  /bène/ 

    “Andiam, andiam, mio bene, a ristorar le pene d'un innocente amor!” (D.G. e Zerlina): Don Giovanni, I,9


benedetto, benedetta

/benedétto/  /benedétta/

benedire

/benedìre/

benone

/benóne/

bestemmia

/bestémmia/

bimbo, bimba

/bìmbo/   /bìmba/
                       "Bimba dagli occhi pieni di malia ... " (Pinkerton): M. Butterfly, Atto I Sc. VI


bipenne

/bipènne/

"Ah no, non posso contro un figlio innocente alzar l'aspra bipenne..." (Id.): Idomeneo, III, 9

"Non lo sperar; sei sacro alla bipenne." (Fiesco a Paolo): S. Boccanegra, III, 1


birbante, birbo, birba, birbone

/birbànte/   /bìrbo/   /bìrba/   /birbóne/

       … il birbo Figaro vinto sarà!” (Bartolo): Nozze di Figaro, I, 3
      “ Leporello! Cosa fai lì, birbone?” (Don Giovanni): D. G., I,8



bizzarria

/biʣʣarrìa/
      "Per questa bizzarria m'han cacciato all'inferno, e così sia." Gianni Schicchi, finale.


bizzarro, bizzarra

/biʣʣàrro/   /biʣʣàrra/
                      "Ho testa bizzarra, ma core eccellente ..." (Norina) Don Pasquale, Atto I Sc. IV


boccuccia

/bokkùʧʧa/

bontà, bontade

/bontà/  /bontàde/

Borea

/bòrea/

        "Soavi Zeffiri soli spirate, del freddo Borea l'ira calmate." (Coro): Idomeneo, II,5


borioso, boriosa

/borióso/    /boriósa/


bottino

/bottìno/

brama

/bràma/
        “Alla sua brama mi promisi.” (Tosca): Tosca, III, 3


bramare

/bramàre/
      “Bramo.  La cosa bramata perseguo, me ne sazio e via la getto...” (Scarpia): Tosca, II,1


bramosia

/bramosìa/
             "Ed assaporo allor la bramosia sottil, che da gli occhi traspira ... " (Musetta): Bohème II

brando

/bràndo/
          "Il brando prendete, il paggio uccidete; quel paggio malnato vedetelo qua."(Susanna al Conte): Nozze di Figaro, II,7

brani, fare in brani

/bràni/

   “No, no: voglio ammazzarlo, vo' farlo in cento brani.” (Masetto.): Don Giovanni, II,5


brano

/bràno/

   “No, no, voglio ammazzarlo, vo' farlo in cento brani.” (Masetto): Don Giovanni, II, 5


breve

/brève/
                   "... d'un breve sorrisetto conosco anch'io l'effetto, di menzognera lagrima, d'un subito languor."  (Norina): Don Pasquale, Atto I Sc. IV


brezza

/bréʣʣa/

briccona, briccone, bricconaccia

/brikkóna/    /brikkóne/   /brikkonàʧʧa/

      "Caro signor padrone, la vita che menate è da briccone!" (Leporello): Don Giovanni, I,4

      “Bricconaccia, malandrina, fosti ognor la mia ruina.” (Masetto): Don Giovanni, I, 8


bricconcella, bricconcello

/brikkonʧèlla/  /brikkonʧèllo/

  "Mirate il bricconcello, mirate quanto è bello!" (Susanna): Nozze di Figaro, II, 3


bronzo

/brónʣo/

brullo, brulla

/brùllo/  /brùlla/

brutto ceffo

/brùttoʧèffo/
          "Che ceffi son costor?... Ciarlatani o speziali?"
           "Son musici!" (Lescaut e Manon): Manon Lescaut, II



buccina

/bùʧʧina/

     "Dall'onde fuore suonan sonore Tritoni araldi robusti e baldi buccine intorno." (Coro): Idomeneo, Intermezzo



buffon, buffone ₁

/buffóne/
                    "Va' via, buffone, ti ascondi a me." (Belcore a Nemorino): Elisir d'amore, Atto I Sc. X
                       

buffone ₂

/buffóne/

                 "Fa' ch'io rida, buffone!" (Rigoletto): Rig., I, 8




bulicare

/bulikàre/

     "Se nel seno vi bulica il core il rimedio vedetelo qua." (Zerlina) Don Giovanni, I, 7


burla

/bùrla/
       "Che sbaglio mai presi! (...) ma far burla simile è poi crudeltà!" (Conte): Nozze di Figaro, II,9
       "Tutto nel mondo è burla." Falstaff, Finale

burlare, burlarsi

/burlàre/   /burlàrsi/

    “Vorrei, e non vorrei... mi trema un poco il cor... Felice, è ver, sarei, ma può burlarmi ancor.” (Zerlina): Don Giovanni, I,9


C

cadea

/kadéa/

cagion, cagione

/kaʤón/  /kaʤóne/

   “Dirolla io la cagion” (Renato): Ballo in maschera I,3


cagione, per cagion mia, per cagion vostra

/kaʤóne/    /kaʤóne/

                 "Se iniquo son, per cagion vostra è solo ..." (Rigoletto): Rig., I,8


calendimaggio

/kalendimàʤʤo/

   "Mi sembrerà più dolce il mio redaggio, potrei sposarla per Calendimaggio!" (Rinuccio): Gianni Schicchi


calice

/kàliʧe/

cameriera

/kamerièra/

canaglia

/kanàʎʎa/

candida, candido

/kàndida/  /kàndido/

                    "... simbolo d'onestà, candida vesta." (Figaro al Conte), Nozze di F., Atto I, Sc. VIII


candore

/kandóre/

                      "Io che amai la tua consorte rispettato ho il suo candor." (Riccardo), Ballo in maschera, finale.


cangiare

/kanʤàre/

           "Ogni donna cangiar di colore, ogni donna mi fa palpitar." (Cherubino): Nozze di Figaro, I,5 
           “Io cangerò tua sorte.” (D.G. a Zerlina): Don Giovanni, I,9


cangiaron

/kanʤàron/

canuto

/kanùto/

canzonare

/kanʦonàre/

capo

/kàpo/

              "Sentir già parmi la fatale saetta che gli piomba sul capo!" (Donna Elvira). Don Giovanni, II, 11

  




cappa

/kàppa/


carme

/kàrme/

          "Tutto è deserto! né per l'aura ancora suona l'usato carme... In tempo io giungo." (Conte): Trovatore, II, 3


carnefice

/karnéfiʧe/
                "... e forse pria che l'ultima strofa sia fnita m'annuncerà il carnefice la fine della vita." (Chénier): Andrea C., IV

casta diva

/kàstadìva/

casta, casto

/kàsta/   /kàsto/

castigare

/kastigàre/

castigo

/kastìgo/

cavaliere, cavaliero

/kavalière/   /kavalièro/
        "Va' non temere: nelle mani son io d'un cavaliere." (Zerlina a Masetto): Don Giovanni, Atto I Sc. VIII

cavare, cavarsi

/kavàre/

   “… lascerò cavarmi gli occhi…” (Zerlina): Don Giovanni, I,16
   “… con bell'arte, chiusa la porta a chiave, io mi cavai …” (Leporello): Don Giovanni, I,15


cedere

/ʧèdere/

ceffo

/ʧèffo/

     "Che ceffo disperato!... Che gesti da dannato!" (Leporello): Don Giovanni, II, 17



celare, celarsi

/ʧelàre/  /ʧelàrsi/

    "Celate, allontanate agli occhi suoi quell'oggetto d'orrore!" (Don Ottavio): Don Giovanni, I, 3


celata, celato

/ʧelàta/   /ʧelàto/

    “… c'è una nicchia... qui celato cheto, cheto mi vo' star.” (Masetto): Don Giovanni, I,16


celeste

/ʧelèste/

celia

/ʧèlia/

cenere

/ʧénere/

     Elvira: Son per voi tutta foco.
      Leporello: Io tutto cenere.
       
(Donna Elvira / Leporello.): Don Giovanni, II,3

Cenerentola

/ʧenerèntola/

cenno

/ʧénno/
   
  1. "Ecco la colpa, onde al suo duce innalza un palco infame d'Elisabetta il cenno."  (Roberto): R. Devereux, I,5

   2. "E un cenno, un motto, un gesto giurate di non far di tutto questo alle vostre Penelopi." (Don Alfonso): Così fan tutte, I,1

ceppo, ceppi, in ceppi

/ʧéppi/
               "Condotta ell'era in ceppi al suo destin tremendo ... " (Azucena): Trovatore II,1
                  
                "Or quei ceppi io romperò ..." (Idamante): Idomeneo I,2


ceraste

/ʧeràste/

           "Squarciatemi il cuore ceraste, serpenti, o un ferro il dolore in me finirà." (Elettra): Idomeneo, III, 10



cerulea, ceruleo

/ʧerùlea/ /ʧerùleo/

                 "... le cerulee sponde il biondo Dio indora ..."  (Idomeneo): Id. I,9


Cesare

/ʧézare/

cesareo, cesarea

/ʧezàreo/  /ʧezàrea/

cesio

/ʧèzio/

            "... fra i rami un baglior cesio d'alba lunare apparve." (Nannetta): Falstaff, Atto III


cessa!

/ʧèssa/
           "Cessa… ah! cessa. Ad altr’uom giurai la fé." (Lucia a Enrico): L. di Lammermoor, II/1/2


cessare

/ʧessàre/
                  "Cessi... ahi cessi quel contento.." (Raimondo): Lucia di Lammermoor, II/2/4


cessate!

/ʧessàte/
      "Cessate di scherzar, o giuro al cielo!.." (Ferrando a Don Alfonso): Così fan tutte, I,1

cheta, cheto

/kéta/  /kéto/
           "Bisogna al mio divieto star cheto e non parlare." (Serpina) Serva pardona


chetarsi

/ketàrsi/
     “ Chétati: or viene il meglio.” (Susanna a Figaro): Nozze di F., I, 1


chiedea

/kiedéa/

chieggo

/kièggo/

     " .... tu, a me una vita, io, a te chieggo un istante!" (Scarpia): Tosca, II, 5


chioma, chiome

/kiòma/    /kiòme/

chiudea

/kiudéa/

ciascun, ciascuno

/ʧaskùn/   /ʧaskùno/

   "Non c'è alcun male. Ha ciascun i suoi gusti."  (Basilio): Nozze di Figaro I, 7


cibarsi

/ʧibàrsi/

cicisbeo

/ʧiʧizbèo/
      "Non ha forse merto una cameriera d'aver due cicisbei?" (Despina): Così fan tutte, Atto I Sc.I


cieco ardor

/ʧèko ardór/

cieco, cieca

/ʧèko/  /ʧèka/

Ciel, cielo

/ʧèlo/

          "Ah, mi difenda il cielo, in tal periglio!" (Contessa): Nozze di Figaro, II,4


Ciel! Cielo!

/ʧèl/  /ʧèlo/

ciglia

/ʧìʎʎa/

ciglio ₁

/ʧìʎʎo/

    “Il labbro è mentitor, fallace il ciglio.” (Donna Elvira): Don Giovanni, I,10


ciglio ₂, sul ciglio

/sul ʧìʎʎo/

cimento

/ʧiménto/
          "Già l'idea del gran cimento mi raddoppia l'ardimento."(Norina): Don Pasquale, Atto I Sc. V


cimento, porre a

/ʧiménto/
   „Mi pone a cimento costei.“ (Don Giovanni): Don G., I,5


cingere

/ʧìnʤere/

cingere d´assedio

/ʧìnʤere dassèdio/

cinto, cinta

/ʧìnto/  /ʧìnta/
                     "Tu che di gel sei cinta ... " (Liù): Turandot, Atto III

ciò

/ʧò/

     “Non parliam più di ciò!“ (Don G.): D. Giovanni, II,1


Citerea

/ʧiterèa/
                         "Son di Giove innanzi al trono? Sei tu Palla o Citerea?" (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, Atto I Sc. XVI


cittade

/ʧittàde/  

              "Già da tre lune son qui venuta né la cittade ho ancor veduta ..." (Gilda): Rigoletto, I, 9



civetta, civettella

/ʧivétta/   /ʧivettèlla/

                             "E' Mimì una civetta che frascheggia con tutti." (Rodolfo): Bohème, Quadro III


clemente

/klemènte/
      "Clemente il ciel ti fia." (Giorgio e Riccardo): Puritani, II, 3


clemenza

/klemènʦa/

cocchio

/kòkkio/

codardo

/kodàrdo/

cogli, coi, co´

/kóʎʎi/   /kói/    /kó/
                      "Cogl'uomin signora, girate, volgete, volgete, girate, vedrete che ognora si cade poi là." (Susanna alla Contessa): Nozze di Figaro, II,9


col

/kól/

colà

/kolà/

colei

/kolèi/

       "Ancor la mia sentenza non proferì colei ..." (Roberto): R. Devereux, I,6


colla

/kólla/
        Spoletta: “ Ah! Tosca, pagherai ben cara la sua vita!”
       
Tosca: “Colla mia!” Tosca, finale


colle ₁

/kólle/
    “ Io so che rado colle donne voi altri cavalieri siete onesti e sinceri.” (Zerlina): Don Giovanni, I, 9


colle ₂

/kòlle/
          "Ite sul colle, o Druidi, ite a spiar ne' cieli." (Oroveso): Norma, I, 1


collera

/kòllera/

collera, andare in

/kòllera/

colletto

/kollétto/

    "Più alto quel colletto, quel ciglio un po' più basso ..." (Susanna): Nozze di Figaro, II,3


collotorto

/kollotòrto/

colmare

/kolmàre/

color ponsò

/kolór ponsò/

color, coloro

/kolór/   /kolóro/

colui

/kolùi/

compassione

/kompassióne/

compatire

/kompatìre/

compiangere

/compiànʤere/

compianto, compianta

/kompiànto/   /kompiànta/

compire, compiere

/kompìre/   /kómpiere/

     “… l'indegno, che del povero vecchio era più forte, compie il misfatto suo col dargli morte.
  (Donn’Anna): Don Giovanni, I,13


compito, compita

/kompìto/     /kompìta/

compiuto

/kompiùto/

comprendere

/komprèndere/

con arte

/conàrte/

concedere

/konʧèdere/

condurre (conduco)

/kondùrre/  /kondùko/

confida, ti confida (confidare)

/konfìda/

confortare

/konfortàre/

confortini

/confortìni/


conforto

/konfòrto/

congiura

/konʤùra/

congiurare

/konʤùrare/

congiurato

/konʤùrato/

conquidere

/konkwìdere/
           "Per voi già possente la fiamma d’amore inebria, conquide, distrugge il mio core." (Duca): Rigoletto, I, 2


conquiso

/konkwìzo/

consentire

/konsentìre/

consesso

/konsèsso/

consiglio

/konsìʎʎo/

consiglio, mutare

/mutàre konsìʎʎo/

consolare

/konsolàre/

        “Deh, vieni a consolar il pianto mio.”  (D. Giov.): Don Giovanni, II,3


consorte

/konsòrte/
                      "Il serto perde il re, il consorte l´onore." (Filippo II): Don Carlo, Atto III/IV, Sc. I

consueto/a

/konsuèto/   /konsuèta/

contado

/kontàdo/

               "Uno sceso a Firenze dal contado." (Zita): Gianni Schicchi


contare

/kontàre/

   "Se mai torno a' miei paesi anche questa è da contar." (Lindoro e Taddeo): Italiana in Algeri, II,9


Conte

/kónte/

contenta, contento ₁ (agg.)

/kontènta/   /kontènto/

     "Mostra loro il giardino, la galleria, le camere; in effetto, fa’ che resti contento il mio Masetto." (D.G.): Don Giovanni, I,8


contento ₂ (sost.)

/kontènto/
                      "Son rimasti senza fiato, ora muoion dal contento!" (Figaro) Barbiere di Siviglia, II,9


Contessa

/kontéssa/

contezza

/kontétstsa/
                      "Ov'ella è mai? Ripreso Castellor di lei contezza non ebbi, e furo indarno tante ricerche e tante!" (Conte): Trovatore IV, 2


Contino

/kontìno/


conto, conta

/kónto/ /kónta/

"Misero tu? Che dici? Ti son conte le tue sventure appien?" (Idomeneo): Id.: I, 10


convien, conviene (convenire)

/konvièn/  /konviène/

    "Nettuno s'onori (...) quel Nume s'adori, sovrano del mar; con danze e con suoni convien festeggiar." (Coro) Idomeneo, Intermezzo

   "Convien chinare il ciglio al volere del cielo." (Don Ottavio): Don Giovanni II, 13



convitato

/konvitàto/
             "In onor di Citerea un convito io voglio far." (Guglielmo)
               "Sarò anch'io de' convitati?" (Don Alfonso): Così fan tutte, I,1


convito

/konvìto/
               "In onor di Citerea un convito io voglio far." (Guglielmo): Così fan tutte, I,1


coquettizzar

/kokettiʣʣàr/
             "Coquettizzar con grazia ..." (Despina): Così fan tutte, Atto II Sc. I


cor, core ₁

/kòr /  /kòre/
         "Voglio pria cavarmi il core." (Dorabella): Così fan tutte, I, 4


cor, core ₂

/kòre/

      “Ah, lo vedo, non hai core!” (Zerlina a Masetto): Don Giovanni, I,16



coraggio; fate coraggio

/koràʤʤo/

corbellare

/korbellàre/
             "Ci vuol altro figlia mia per potermi corbellar!" (Bartolo, "A un dottor ..." ): Barbiere di Siviglia, Atto I Sc. X


corbelleria

/korbellerìa/

cordoglio

/kordòʎʎo/



cortigiana

/kortiʤàna/
        "Vi credea (...) quella vil cortigiana ch'è la sposa d'Otello:" (O. a Desdemona): Otello / Verdi, Atto III Sc. II


cortigiano

/kortiʤàno/

cospettaccio! , cospettone!

/kospettàʧʧo/    /kospettóne/

                    "Oh, cospettaccio! Cosa pretenderesti?" (Fiordiligi a Despina): Così fan tutte, II, 1

cospetto ₂, al cospetto

/alkospètto/
             "Tu al cospetto del ciel e al mio cospetto sei testimon." (Simone a Paolo) S. Boccanegra, Atto I, Finale


cospetto! ₁

/kospètto/  
   "Mi pare di sentire odor di femmina... (Cospetto! Che odorato perfetto!)" (D.G. e Leporello): Don Giovanni Atto I Sc. IV


costà, costì

/kostà/  /kostì/

costante

/kostànte/

   "Ricco non sono, ma un core vi dono, un'anima amante, che fida e costante per voi sola sospira così, dall' aurora al tramonto del dì" (Conte): Barbiere di Siviglia, I, 4



costanza

/kostànʦa/
           "Nella bionda egli ha l'usanza di lodar la gentilezza, nella bruna la costanza, nella bianca la dolcezza ..." (Leporello): Don Giovanni, I,5

"Ah se almen la mia costanza nel languire amando ognor mi portasse una speranza di cangiar l'ingrato cor ..." (Contessa): Nozze di Figaro, III,8


costei

/kostèi/

     „Aida!... a me rivale... forse saria costei?„  (Amneris): Aida, I


costor, costoro

/kostór/   /kostóro/
                             "Chi ha introdotto costoro?"  (Contessa): Andrea Chénier , I


costui

/kostùi/

   “Non è costui l’ingrato?”  (Donna Elvira): Don Giovanni, II,2
  "Oh, come s'empie costui d'orgoglio nella speranza d'un regio soglio." (Banco): Macbeth, I,2




costume

/kostùme/

cotanto, cotanta

/kotànto/   /kotànta/
   „ … per pena forse che t'amai cotanto.“ (Elvira): Don Giovanni, I,5


cotesto, cotesta

/kotésto/  /kotésta/
                "L'odiate dunque cotesto giovin, voi?" (Giovanna a Gilda): Rigoletto, I, 12

creatura

/kreatùra/

credea

/kredéa/

credulità

/~/

crepare

/krepàre/

crepuscolo

/crepùscolo/
              "Vedi? La luce incerta del crepuscolo giù pe' squallidi androni già lumeggia." (Maddalena):  Andrea Chénier , Finale

crin canuto

/krìn kanùto/

crin, crine, crini

/krìn/  /krìne/  /krìni/

                  "Ho i crini già grigi, ex cathedra parlo ..." (Don Alfonso): Così fan tutte, I, 1


croce e delizia

/króʧee+delìʦʦia/
                "Sentìa che amore è palpito dell'universo intero, misterioso, altero, croce e delizia al cor." (Violetta): Traviata, I, finale

crude stelle

/krùde stélle/

crudeltà

/krudeltà/

crudo, cruda, crudele

/krùdo/  /krùda/  /krudèle/

culto

/kùlto/

cura

/kùra/

custode

/kustòde/

D

dannato, dannata

/dannàto/  /dannàta/

dappresso

/dapprèsso/

dappresso, a te dappresso

/a+tédapprèsso/

dar retta

/darrètta/

dardo

/dàrdo/
     "Osserva tu un poco che fuoco ha ne' sguardi! Se fiamma, se dardi non sembran scoccar." (Dorabella): Così fan tutte, I,2


darsi, non si dà

/nonsidà/
              "Nel paese che ho girato più d'un gonzo ho ritrovato, ma un eguale in verità non ve n'è, non se ne dà." (Dulcamara): Elisir d'amore, I, 6


dè, dé, dée, dèe, dee

/dè/   /dèe/
        "Una donna a quindici anni dèe saper ogni gran moda ..." (Despina): Così fan tutte, Atto II Sc.I


de'

/dè/

dea (pl.: dee)

/dèa/

debbo

/dèbbo/  =  /débbo/

debil

/dèbil/

decotto

/dekòtto/

deggia

/dèʤʤa/  =  /déʤʤa/



deggian

/dèʤʤan/  =  /déʤʤan/

deggio (1), degg'io (2)

(1)/dèʤʤo/  =  /déʤʤo/
(2)  /deʤʤìo/ 
   

     (1) "Via, via, vien qua: che belle cose ti deggio dir!" (Don G. a Leporello): Don Giovanni, II,12

      (2) "Sempre libera degg'io folleggiare di gioia in gioia ... " (Violetta): Traviata, I, finale


degna mercede

/déɲɲa merʧéde/

degno, degna

/déɲɲo/   /déɲɲa/


deh!

/dè/
  “ Deh, tu reggi in tal momento il mio cor, pietoso iddio!” (Ninetta): Gazza ladra, II, 15


dei ₂, dèi, dêi

/dèi/   /déi/

"Caro nome che il mio cor festi primo palpitar, le delizie dell'amor mi dei sempre rammentar!" (Gilda): Rigoletto, I,13


Dei, dei ₁

/dèi/
     “Che giuramento, o deiChe barbaro momento!…” (Don Ottavio e Donn’Anna): Don Giovanni, I,3


delirare

/deliràre/
   "Ah cospettone! Io già deliro... avvampo!" (Conte): Barbire di Siviglia, I, 4


delirio

/delìrio/

delitto

/delìtto/

delizia

/delìʦʦia/

demon, demone ₁, demonio

/dèmon/    /demòn/   /dèmone/        /demònio/

        "Ah! sii maledetto ~ sospetto fatale, opera d'un demòn ~ d'un demòn infernale!" (Filippo): Don Carlo III (IV),4


demone ₂

/dèmone/

desco

/désko/

   "Affiderei la mia birra a un tedesco, tutto il mio desco a un olandese lurco... " (Ford: E' sogno): Falstaff, Atto II



deserta ₁ , deserto (agg.)

/dezèrta/   /dezèrto/

         "Mi lasciò!... m'oblia, l'ingrato! Io deserta vado errando di quel figlio ricercando ..." (Azucena): Trovatore, III,4


deserto ₂ (sost.)

/dezèrto/
     "... povera donna, sola abbandonata in questo popoloso deserto che appellano Parigi." (Violetta): Tarviata I, finale


desiare

/desiàre/

desio, disio (sost.)

/dezìo/  /dizìo/

     "Acerba ... fra dubbiezza e disìo tutta sospesa ...." (Principessa di Bouillon): Adriana Lecouvreur, II,1




desir, desire

/dezìr/   /dezìre/

   “… all'esser mio la gioia ed il desire nascon di te, come di fiamma ardore.” (Cavaradossi): Tosca, III, 3


dessa

/déssa/

      “V'è gente alla finestra: forse è dessa.” (D. Giovanni): Don Giovanni, II,4


desse

/désse/

desso

/désso/
                      "E' lui! ...  desso ... l'infante!" (Rodrigo): Don Carlo, Atto I/II Sc. III


destar, destarsi, destare (tu desti ₁)

/destàr/   /destàre/
    "Donna non vidi mai simile a questa! A dirle: io t'amo, a nuova vita l'alma mia si desta." (Des Grieux): Manon Lescaut,I

    "Voglio dire... lo stupendo elisir che desta amore." (Nemorino): Elisir d'amore, I, 6

desti ₂ (p.rem. dare)

/désti/

destinare

/destinàre/

destino

/destìno/

destisi, si desti

/déstisi/    /sidésti/


desto, desta

/désto/   /désta/
             "Dell'amor più desto è l'odio le sue vittime a colpir." (Renato): Ballo in maschera, I,3

destra

/dèstra/

destre armate

/dèstre armàte/

destriere, destriero

/destrière/   /destrièro/

detestare

/detestàre/

detto

/détto/

detto, un detto solo

/un détto sólo/

    "Non hai padre un solo detto pe'l tuo Jacopo reietto?" (Jacopo F.): I due Foscari, II,7



dì ₁

/dì/
      "Non trovo pace notte né , ma pur mi piace languir così." (Cherubino): Nozze di Figaro, II,3

dì ₂, un dì

/dì/

     „Forse un dì conoscerete la mia fede, il mio candore: piangerete il vostro errore; ma quel pianto io non vedrò.“  (Ninetta): Gazza ladra, II, 3


dianzi

/diànʦi/
    “Parlami ancora come dianzi parlavi, è così dolce il suon della tua voce!” (Cavaradossi):  Tosca, III, 3


diè, diede

/diède/

diedi

/dièdi/
        “Diedi gioielli della madonna al manto, e diedi il canto agli astri, al ciel, che ne ridean più belli.” (Tosca): Tosca, II, 5


differire

/differìre/

 "Più teco io resto, più di te m'accendo, e s'aggrava  mia colpa, a che il castigo più a lungo differir?" (Idamante): Idomeneo, III,2


difforme

/diffórme/

diletta figlia

/dilètta fìʎʎa/
       “ Ah, lungi il timore! Si tenti la sorte: coraggio, mio core, si sprezzi la morte: la figlia diletta si corra a salvar.” (Fernando): Gazza ladra, II, 8

dilettare

/dilettàre/

diletto ₁, diletta (agg.)

/dilètto/    /dilètta/

diletto ₂ (sost.)

/dilètto/

    "Sento un affetto pien di desir ch'ora è diletto, ch'ora è martir." (Cherubino): Nozze di Figaro, II,3


diman

/dimàn/

dimanda

/dimànda/

dimonio

/dimònio/

dimora ₁

/dimòra/
                   "La sua dimora?"  "In un remoto calle; misterioso un uom v'entra ogni notte. " (Borsa e Duca): Rigoletto, I, 1


dimora ₂

/dimòra/
         "Or non è tempo di queste tenerezze, ogni dimora è fatale per noi." (Orfeo): O. e Euridice, Atto III Sc. I


dimorare

/dimoràre/

disarmato, disarmata

/dizarmàto/  /dizarmàta/

discendere

/diʃʃéndere/

discernere

/diʃʃèrnere/

disciogliere

/diʃʃòʎʎere/

           "... mentr'io fremente le belle forme disciogliea dai veli." (Cavaradossi): Tosca, III, 2


discolpa

/diskólpa/

discoprire

/diskoprìre/

discosto

/diskòsto/

disingannare

/dizingannàre/



disinganno

/dizingànno/

disonore

/dizonóre/

disparire

/disparìre/

disparve (passato rem. di disparire)

/dispàrve/

dispetto, a dispetto

/dispètto/   /a+dispètto/

disponete! (disporre)

/disponéte/

disponi! (disporre)

/dispóni/
             "Il tutto sollecito disponi!" (Idomeneo ad Arbace). Idomeneo, II, 1

dissimulare

/dissimulàre/

Dite

/dìte/


ditucce

/ditùʧʧe/

diva

/dìva/

divorare

/divoràre/

docile

/dòʧile/

dolente

/dolènte/

                "Vedròmmi intorno l'ombra dolente ..." (Idomeneo): Id. I,9


dolere

/dolére/
      "Del fato de' Troian più non dolerti." (Idamante a Ilia): Idomeneo, I.2)

dolore

/dolóre/

domandava

/domandàva/

donare

/donàre/

donde, d'onde

/dónde/

  1."Donde lieta uscì al tuo grido d'amore, torna sola Mimì al solitario nido." (Mimì): Bohème, III

  2. Normanno: Tu sei turbato!
     Enrico: E n'ho ben d'onde.  (Enrico /Normanno): Lucia di Lammermoor, I, 2

donnesca, donnesco

/donnéska/.    /donnésko/

      "Non più avrai ... quel vermiglio, donnesco color." (Figaro): Le Nozze di F., I, finale



dono (sost.)

/dóno/

donzella

/donʣèlla/
           “ Infelice donzella, omai più non vi lice che sperare nel ciel.” (Podestà  a Ninetta): Gazza ladra, II, 10

doppier, doppiere, doppiero

/doppièr/  /doppière/ /doppièro/

                  "Ove son?... Quei doppier presso a finir!... L'aurora imbianca il mio veron! Già spunta il dì." (Filippo II, "Ella giammai m'amò"): Don Carlo, Atto III/IV, Sc. I



dovea, doveva

/dovéa/

dovean

/dovéan/

doveasi

/dovéasi/

dozzinale

/doʣʣinàle/

Duca

/dùka/

duce

/dùʧe/

    "Tu dèi saper che Desdemona è il duce del nostro duce, sol per essa ei vive" (Jago a Cassio): Otello/Verdi Atto II Sc.I


Duchessa

/dukéssa/

duol, duolo

/duòl/  /duòlo/
     “Donn'Anna!... sposa!... amica!... il duolo estremo la meschinella uccide!” (Don Ottavio): Don Giovanni, I,3


duole

/duòle/

duolmi, mi duol

/duòlmi/   /miduòl/
               Zerlina: E poi non ti duol altro?”
               Masetto: “Duolmi un poco questo piè, questo braccio e questa mano.” Don Giovanni, II,6

        “Quanto duolmi, Susanna, che questo giovinetto abbia del Conte le stravaganze udito.” (Contessa): Nozze di Figaro, II, 8

È

è finita

/è+finìta/

è giunta l´ora

/è+ʤùntalóra/

è ver!

/è+vér/

E

ebben, ebbene

/ebbèn/    /ebbène/

                       Contessa: "E perché deggio le mie camere aprir?"
                       Conte: "Ebben, lasciate... l'aprirem senza chiavi..."           Nozze di Figaro, II,6


ebbrezza

/ebbrètstsa /

eccelso, eccelsa

/eʧʧèlso/    /eʧʧèlsa/

ecco, eccola, eccolo

/èkko/   /èkkolo/   /èkkola/

eccomi

/èkkomi/

Eghe, ,Egle

/ège/  /ègle/

"... e in un baleno va all'Eghe in seno ..." (Coro): Idomeneo, Intermezzo


egli

ʎʎi/
     "Dal precipizio Arturo può sottrarmi, sol egli.”(Enrico): Lucia di Lammermoor, II/1/2


egre soglie

/ègre sòʎʎe/
                 "Lui che modesto e viglile all'egre soglie ascese, e nuova febbre accese destandomi all'amor."(Violetta): Traviata I, finale


egro, egra

/ègro/   /ègra/
               "D'amor sull'ali rosee vanne, sospir dolente, del prigioniero misero conforta l'egra mente ..." (Leonora): Trovatore IV, 1


egual, eguale

/egwàl/  /egwàl/

                 "... il figlio il padre, ed Ilia, tre vittime saran sull'ara istessa, da egual dolor afflitte, una dal ferro, e due dal duol trafitte." (Idomeneo): Id.,II,3


ei

/éi/
             "Pari siamo!... io la lingua, egli ha il pugnale; l’uomo son io che ride, ei quel che spegne!.."
                                          (Rig.): Rigoletto, I, 8




eletto, eletta

/elètto/     /elètta/

ella, Ella

/élla/
              "Ella mi fu rapita!" (Duca): Rigoletto, II,1

emendare, emenda

/emendàre/   /emènda/

"Torna di Tito a lato; torna, e l'error passato con replicate emenda prove di fedeltà." (Annio a Sesto) Clemenza di Tito, Atto II Sc. I


empio ₁, empia (agg.)

/émpio/   /émpia/
          "Rio sospetto, occhi bugiardi, empio amico e traditore, ogni ben rapisti a me!" (A.): Ariodante, III,1

empio ₂ (sost.)

/émpio/

            "Questo foglio appien ti dice, qual crudel, qual empio amasti." (Enrico a Lucia): L. di Lammermoor, II/1/2



empire, empie, empiono

/empìre/  /émpie/  /émpiono/
                "Dopo notte, atra e funesta, splende in ciel più vago il sole, e di gioia empie la terra." (A:) Ariodante, III,8
              “Il suo dolor, le lagrime, m'empiono di pietà.” (D. Anna e D. Ottavio), D. Giovanni, I,12


entrambe, entrambi

/entràmbe/    /entràmbi/

era

/èra/

eran

/èran/

ermo, erma

/érmo/   /érma /   = /èrmo/   /érma/

errare ₁

/erràre/
"Eccoti in me, barbaro Nume, il reo! Io solo errai, me sol punisci ..." (Idomeneo): Id.: II,6



errare ₂

/erràre/

"Quando errai per anni ed anni in poter della ventura, io sfidai sciagura e affanni nella speme del tuo amor."(Riccardo): Puritani I, 3


esangue

/ezàngue/

esecrabile

/ezekràbile/

esecrando, esacranda

/ezekràndo/   /ezekrànda/

            "... mani esecrande!" (Idomeneo): Id. I,9


esecrato, esecrata

/ezekràto/    /ezekràta/
                  "Temuto da costor ed esecrato, infelice son io, ma vendicato!" (Corrado): Il Corsaro, Atto I Sc.I


espressamente

/espressaménte/

essa

/éssa/

     “Questa è Mimì, gaia fioraia. Il suo venir completa la bella compagnia, perché son io il poeta, essa la poesia.” (Rodolfo): La Bohème, II



esse, essi

/ésse/    /éssi/

   "Sorgon di terra mille e mille spettri! A sé mi chiaman essi!" (Jacopo F.): I due Foscari, II, 1


esso

/ésso/

estatico, estatica

/estàtiko/     /estàtika/

estinguere

/estìngwere/

estinto, estinta

/estìnto/     /estìnta/

                "Ah non credea mirarti sì presto estinto, o fiore ..."(Amina): Sonnambula, Atto II, Sc. ultima
               "Dunque gli estinti lasciano di morte il regno eterno!" (Conte di Luna): Trovatore, II,4


estremo suo detto

/estrèmo sùo détto/

estremo, estrema

/estrèmo/     /estrèma/
   “ No, fa’ cor, l’estremo spiro lieto è a chi morrà per te.”  (Rodrigo a Carlo): Don Carlo, III (IV), 2, 1


esultare

/ezultàre/

etade

/etàde/

etere

/ètere/

eterno, eterna

/etèrno/   /etèrna/

etesio, soffio etesio

/etèzio/
                  "Sul fil d'un soffio etesio ..." (Nannetta): Falstaff Atto III


Euri, Euro

/èuri/

        "Tornino a lor spelonche gl'Euri, i Noti, torni Zeffiro al mar, cessi il furor." (Idomeneo): Id., III,7


evviva!

/evvìva/

F

face, faci

/fàʧe/   /fàʧi/
                "Di liete faci ancora splende il castello!" (Edgardo): Lucia di Lammermoor, II/2/7


face, notturna

/fàʧe/
        "... finché non splende in ciel notturna face, finché l'aria è ancor bruna e il mondo tace."
                                                           (Susanna): Nozze di Figaro Atto IV ,10

fallace

/fallàʧe/
                  1.  "Mentite lagrime, fallaci sguardi, voci ingannevoli vezzi bugiardi son le primarie lor qualità."(Despina): Così fan tutte, I, 10

       2.  "... tiranni i Dei non son, fallaci siete interpreti voi tutti del divino voler. " (Ilia): Idomeneo, III, 10


fallir, fallire ₁

/fallìr/ ,  /fallìre/

fallir, fallire ₂

/fallìr/ ,  /fallìre/

fallo ₁

/fàllo/

fallo ₂, senza fallo

/sènʦa fàllo/



fama

/fàma/

fan

/fàn/
                        "Così fan tutte" (Don Alfonso). Così f.t., II, 13


fanciulla

/fanʧùlla/
             "Piangi, fanciulla, e scorrer fa' il pianto sul mio cor." (Rig. a Gilda): Rigoletto, II, 6


fanciullo

/fanʧùllo/
         Contessa: "È un fanciullo...."
         Conte: "Un fanciul...?"
         Contessa: "Sì, Cherubino." Nozze di Figaro, II,8


far ₁, l´avrà da far con me

/lavrà+da fàr commé/

far ₂, quel ch´ ho da far

/kwél kò+dafàr/
                      " ... farò imbrogli, farò scene, so ben io quel ch'ho da far." (Norina): Don Pasquale, Atto I Sc. V

faran

/faràn/

fare core, fate core!

/fàre kòre/   /fàte kòre/
           "Fate core: a entrambe in seno immergeteci l'acciar!" (Fiordiligi e Dorabella): Così fan tutte, I, 4


farmaco

/fàrmako/

fasto

/fàsto/

fastoso, fastosa

/fastóso/     /fastósa/

fatal, fatale

/fatàle/
                         "... il rivederti annunzia quasi un desio fatale, come se fosse l'ultima ora del nostro amor." (Riccardo): Ballo in maschera, Atto III Sc.V


fatale, ora fatale

/óra fatàle/

fato

/fàto/
                "Barbaro, iniquo fato!" (Id.): Idomeneo, III, 9

fatta, di tal fatta

/ditàlfàtta/

fausta, fausto

/fàusta/    /fàusto/

           "A lui fausto il ciel sorrida, e funesto sia per me!" (Sara): Roberto Devereux, I,4


favella ₁, (sost.)

/favèlla/
                       "Qual mi conturba i sensi equivoca favella?" (Idomeneo): Id., II,3

favella! ₂

/favèlla/
        "Favella... tutto mi puoi narrar." (Lucrezia): L. Borgia, Prologo
              "Favella o mio bell'angelo: quando ci sposeremo?" (Belcore ad Adina), Elisir d'amore, I,9


favellare

/favellàre/
     "... tenera madre  (...) A te favelli questo, dal cor più che dal ciglio espresso, dolce pianto di gioia ..." (Amina): Sonnambula, Atto I Sc. III


favilla

/favìlla/

favor, col favor

/favóre/

fe', fé ₁ , fede (sost.)

/fé/   /féde/
          "È la fede delle femmine come l'araba fenice: che vi sia, ciascun lo dice; dove sia, nessun lo sa." (Don Alfonso): Così fan tutte, I,1

  "Ah, chi mi dice mai quel barbaro dov'è? Che per mio scorno amai, che mi mancò di ?" (Elvira): Don Giovanni, I,5



fe', fé ₂, fece (verbo)

/fé/   /féce/
            "... questo bel cappellino vezzoso che Susanna ella stessa si fe' ..." (Figaro e Susanna): Nozze di F., I,1

fea

/féa/

fede ₂, ve ne do la fede mia

/féde/

fedel, fedele

/fedél/   /fedéle/

fedeltade

/fedeltàde/

fei

/féi/

fellon, fellone

/fellóne/
     „ Don Giovanni!... sei qui, mostro, fellon, nido d'inganni...“ (Elvira): Don Giovanni, I,5


fellonia

/fellonìa/

     “... lunge il volli da Londra... egli vi torna, ed accusato di fellonia ..."(Elisabetta): Roberto Devereux, I,2


femina, femmina

/fémina/    /fémmina/

      "Le femmine d'Italia son disinvolte e scaltre  ... " (Haly): Italiana in Algeri, II, 7


fera ₁ , fero (agg.)

/fèra/  /fèro/

    "Ahi, fera sorte!" (Nottingham): Roberto Devereux, I,6

fera ₂ , fiera (sost.)

/fèra/   /fièra/

ferale

/feràle/

ferire

/ferìre/

   “…  se sotto a una finestra fare all'amor sentite, ferite pur, ferite: il mio padron sarà!” (Don Giov.): Don Giovanni, II,4


ferita ₁, ferito (agg.)

/ferìta/   /ferìto/

ferita ₂ (sost.)

/ferìta/

     "Ascolta, o dolce Elvira... solo ora m'ange una ferita antica... Va' tosto per un farmaco, o diletta..." (E.): Ernani, IV,4


fero ₃, fêro (verbo)

/féro/

      "Deh ringraziate per noi quei Numi che i nostri lumi fero asciugar." (Coro): Idomeneo, Intermezzo


feroce

/feróʧe/

ferri, in ferri

/infèrri/

ferro

/fèrro/

ferro ostil

/fèrro ostìl/
                  "Ma pur se nella pagina de' miei destini è scritto ch’io resti fra le vittime, dal ferro ostil trafitto ...” (Manrico): Trovatore, III,6

festi ₁

/fésti/
                     "Caro nome che il mio cor festi primo palpitar ..." (Gilda): Rigoletto, I,13


festi ₂, che festi?

/che+fésti/
                        "Che festi ...  o Cielo!" (Manrico a Leonora): Trovatore Sc. ultima


festivo convito

/festìvo konvìto/

fia ₁

/fìa/
         1.   “Egli per vendicarsi prenderà il mio partito, e Figaro così fia mio marito.” (Marcellina): Nozze di Figaro, I, 3

    2. "Da noi toglie le sventure di mia madre il priego santo; non fia mai diletto o franto questo a voi diletto fior." (Gilda): Rigoletto Atto I Sc. X
            

fia ₂, che fia?

/che+fìa/

fia ₃, fia vero?

/fìavéro/
              "E fia vero?" (Nemorino): Elisir d'amore, I, 6
       "Ah sei tu? Fia ver! fra le tue braccia ancor?"  (Jacopo F.): I due Foscari, II, 2


fian, fien

/fìan/    /fìen/
 
           “… tu puoi salvarli ancor, oppressi non fien più.” (Carlo a Rodrigo): Don Carlo, III (IV), 2, 1


fida ₁, fido (agg.)

/fìda/   /fìdo/

             "Ah se piangi... Ancor tu sai che un cor fido nell'amor, sempre vive di dolor!..." (Elvira): Puritani, II, 3


fidanza

/fidànʦa/

       In te posi ogni fidanza; sì, questi fogli importanti ti do. Io m'abbandono a te." (Carlo): Don Carlo, II,4


fido ₂ (sost.), miei fidi!

/fìdo/  /mièi fìdi/

fiero, fiera ₁ (agg.)

/fièro/  /fièra/

fiero, fiera ₂ (agg.)

/fièro/ /fièra/
         "Più fiera sorte, pena maggiore nissun provò." Idomeneo, Atto III Sc. III


figger lo sguardo

/fìʤʤere/

    “… meco figgea nell’etere lo sguardo innamorato … “ (Rodolfo): Luisa Miller, II, 7


figliola, figliuola

/fiʎʎòla/   /fiʎʎuòla/

figliolo, figliuolo

/fiʎʎòlo/    /fiʎʎuòlo/

finor

 /finór/ 


fior degli anni

/fiór/

fiottare

/fiottàre/

fiso, col guardo fiso

/col gwàrdo fìzo/

        “Così riman col guardo fiso al ciel.”  (Guglielmo): Guglielmo Tell, III,3


flebile

/flèbile/

flutti

/flùtti/

fo', fò

/fò/

foco

/fòko/

fola

/fòla/

                               "E' vecchia fola il Ciel" (Jago: Credo): Otello, Verdi: Atto II Sc. II


folgore

/fólgore/

folle ₁, (agg.)

/fòlle/

folle ₂, (sost.)

/fòlle/


folleggiare

/folleʤʤàre/
             "Sempre libera degg'io folleggiare di gioia in gioia ... " (Violetta): Traviata, I, finale

follia

/follìa/

fora

/fòra/
                "La rendete... o se pur disarmata, questa man per voi fora cruenta." (Rig.): Rigoletto, II, 4


foresta

/forèsta/

forestiero ₂ (sost.), forastiero

/forestièro/   /forastièro/
     "Giacché questi forastieri v'adorano, lasciatevi adorar." (Despina): Così fan tutte, Atto II Sc. I


forestiero, forestiera ₁ (agg.)

/forestièro/   /forestièra/

foriero, foriera

/forièro/   /forièra/

forza, m'è forza

/fòrʦa/

fosco

/fósko/

            "Mi sognai fra il fosco e il chiaro un bellissimo somaro." (Don Magnifico): Cenerentola, Atto I
       "Le sue fosche impronte mi ha già stampate in fronte il dito della morte." (Azucena): Trovatore IV, 3


fragrante

/fragrànte/

fral, frale ₁ (agg.)

/fràl/   /fràle/

fral, frale ₂ (sost.)

/fràl/    /fràle/

frascheggiare

/fraskeʤʤàre/



fraschetta

/fraskétta/

                             "Ah fraschetta!" (Bartolo a Rosina): Barbiere di Siviglia, I,10



fremente

/fremènte/

fremere

/frèmere/

fremito

/frèmito/

frigia, frigio

/frìʤa/  /frìʤo/

                       "... la frigia principéssa" (Idomeneo, intendendo Ilia): Id., II,3



fu

/fu/

      "Fu sol per burlarvi." (Contessa): Nozze di Figaro, II,9

fucina

/fuʧìna/

               "Mi par d'esser con la testa in un'orrida fucina." Barbiere di Siviglia, Finale Atto I


fugare

/fugàre/

fuggiasco

/fuʤʤàsko/

fuggir, fuggire

/fuʤʤìre/     /fuʤʤìr/

                      "Ecco il tempo di fuggir" (Leporello): Don Giovanni II, 7

                   "Fuggi, ah fuggi! (...) Guai se il padre ti sorprende!" (Giulietta a Romeo): Capuleti e Montecchi, I.6



fulgor, fulgore

/fulgór/   /fulgóre/

funestare

/funestàre/

funesto, funesta

/funèsto/   /funèsta/

           "Esempio misero d'amor funesto darò alle Eumenidi, se viva resto, col suono orribile dei miei sospir." (Dorabella): Così fan tutte, I,9



fuor

/fwòr/

                         "Fuor del mar ho un mar in seno" (Idomeneo): Id.: II,3


fur, fûr, furo, furon

/fùr/ /fùro/  /fùron/

" ... le cose che han fatto furo effetto del tossico che han preso" (Despina): Così fan tutte, Atto II Sc. I

           Arturo: "Fur tre mesi ...   Elvira: "No, no; fur tre secoli di sospiri e di tormenti; fur tre secoli d'orror!" : Puritani, III, 2



furfante

/furfànte/

furor, furore

/furór/   /furóre/

      “In odio e furore cangiato è l'amore. Pietà nel mio petto più luogo non ha.” (Podestà): Gazza ladra, II,5

furtivamente

/furtivaménte/

furtivo, furtiva

/furtìvo/  /furtìva/
                "Furtivo fra le tenebre sol ieri a me giungeva... Sono studente, povero, commosso mi diceva ..." (Gilda): Rigoletto, II, 6


G

gabbare

/gabbàre/
                          "Tutti gabbati" Falstaff, Finale


gaiezza

/gaiétstsa/

galantuomo

/galantuòmo/
   Se non credete al labbro mio, credete a questo galantuomo.“ (Don Giovanni a Donna Elvira): D. G., I,5


Galatea

/galatèa/


garbo ₁

/gàrbo/

garbo ₂, di garbo

/digàrbo/

garzon, garzone

/gardzón/     /gardzóne/
                    "Esci omai garzon malnato ..." (Conte): Nozze di Figaro, II,8


gaudio

/gàudio/
       „Degna di invidia oh! quanto saria la donna il cui bramato aspetto tanta luce di gaudio in te destasse!“ (Amneris a Radamès): Aida, I
 

gel, gelo

èl/

               "Tu che di gel sei cinta ..." (Liù): Turandot, III


gemere

èmere/

    "Sospiro e gemo senza voler ..." (Cherubino): Nozze di Figaro, II,3


gemito

èmito/

genitor, genitore

enitór/     /ʤenitóre/

genitrice

enitrìʧe/
                     "Di Manrico genitrice?" (Conte di Luna). Trovatore, III, 4


genti

ènti/

germano

ermàno/
                "... il germano Oreste ne' cupi abissi io vuò seguir ..."(Elettra): Idomeneo, III, 10


gettare, gittare

/ʤettàre/    /ʤittàre/

giammai

ammài/
                      "Ella giammai m'amò" (Filippo II): Don Carlo, Atto III/IV, Sc. I


giglio

/ʤìʎʎo/

giocondo

okóndo/
           "Questo padrone mio, giovin, giocondo, sì possente, bello, sonnecchiando mi dice: Fa' ch'io rida, buffone!" Rigoletto, Atto I Sc. VIII



giogo

ógo/

gioia

òia/
                     "Gioia addio! Portatemelo via!" (La vecchia Madelon): Andrea Chénier, III

gioiello mio

oièllo/
                   "... e là, gioiello mio, ci sposeremo." (Don Giovanni a Zerlina): D.G., I, 9


gioir, gioire

/ʤoìr/     /ʤoìre/

giovare ₁

/ʤovàre/

    „Padre mio, per te mi sento questo core a lacerar; e, per mio maggior tormento, non ti posso, oh dio, giovar!“ (Ninetta): Gazza ladra, I, 14

     "O vecchio padre misero, a che ti giova il trono, se dar non puoi né chiedere giustizia né perdono pe'l figlio tuo ..." (Doge): I due Foscari, I, 11


giovare ₂, a nulla giova

óvare/   /a+nùlla ʤóva/

    "Qui perdersi non giova." (Cherubino): Nozze di Figaro, II,7


giovinastro

/ʤovinàstro/

        "Io mi credea che preferir doveste per amante, come fan tutte quante, un signor liberal, prudente e saggio, a un giovinastro, a un paggio..." (Basilio): Nozze di Figaro I, 7


giovine

óvine/

giovinetta

ovinétta/

giovinetto, giovinotto

ovinétto/  /ʤovinòtto/

gir, gire, girle, girne

/ʤìr/    /ʤìre/     /ʤìrne/
            "Sento, oddio, che questo piede è restio nel girle avante." (Guglielmo): Così fan tutte, I, 4

          “Se a caso madama la notte ti chiama: din din, in due passi da quella puoi gir.” (Figaro): Nozze di F., Ii, 1


gitano, gitana

/ʤitàno/      /ʤitàna/

           "Chi del gitano i giorni abbella? La zingarella." (Coro degli zingari): Trovatore II,1




giubilare

ubilàre/
        "Godiam la pace, trionfi Amore, ora ogni core giubilerà." (Coro): Idomeneo I,3

giubilo

ùbilo/
        “ Ah, mio ben, fra tanto giubilo sento il cor dal sen balzar.” (Ninetta e Giannetto): Gazza ladra, finale

giudizio ₁

/ʤudìʦʦio/

giudizio ₂

/ʤudìʦʦio/

            "Consorte mia, giudizio!"(Conte): Nozze di Figaro, II,6


giudizio ₃, avere giudizio, persona di giudizio

/ʤudìʦʦio/

      “Ah, Zerlina: giudizio!“ (Masetto): Don Giovanni, I,5



giulebbe

/ʤulèbbe/

giuliva, giulivo

/ʤulìva/   /ʤulìvo/



giuncata

/ʤunkàta/
         "... quelle ditucce candide e odorose: parmi toccar giuncata, e fiutar rose." (D. G. a Zerlina): Don Giovanni, I, 9


giungere

/ʤùnʤere/


giunse

/ʤùnse/

giunto, giunta

/ʤùnto/   /ʤùnta/

giuramento

/ʤuraménto/

giurare

/ʤuràre/

giurare la fé

/ʤuràre la féde/

giuro ₁ (sost.)

/ʤùro/

giuro ₂ (verbo)

/ʤùro/

giurommi

uròmmi/

giusti Dei!

/ʤùsti dèi/

               "Accader non può di peggio, ah no, giusti Dei che mai sarà!" (Susanna): Nozze di Figaro, I,7


giusto cielo!

/ʤùsto ʧèlo/

          "Già d'accordo colla sposa: giusto ciel, che infedeltà!" (Susanna): Nozze di Figaro, II,5

           Carlo: "Amo... d'insano amor... Elisabetta!
         Rodrigo: (inorridito) Tua madre! Giusto ciel!  (Don Carlo), I,3



godere

/godére/

goffo, goffa

/gòffo/   /gòffa/

gonnella

/gonnèlla/

          "... purché porti la gonnella voi sapete quel che fa." (Leporello): Don Giovanni, I,5


gonzo

/gónʣo/

     "Va là, che sei il gran gonzo!" (D.G. a Leporello): Don Giovanni, II, 2


gradire

/gradìre/

grazia

/gràʦia/

grazioso / a

/graʦióso/   /graʦiósa/

grembo

/grèmbo/   =  /grémbo/

gretto, gretta

/grétto/   grétta/


guai! ₁

/gwài/
  „ Guai se un altro amore ardesse a lui nel core!... Guai se il mio sguardo penetra questo fatal mister!“ (Amneris): Aida, I


guaio, guai ₂

/gwàio/   /gwài/

      "Ecco: abbian fine, principessa, i lor guai: rendo lor libertade ... " (Idamante a Ilia): Idomeneo I,2


guardatura

 /gwardatùra/

     "Che furba guardatura, che vezzo, che figura!" (Susanna): Nozze di Figaro, II, 3


guardo (sost.)

/gwàrdo/

guatare

/gwatàre/

guerriero ₁, guerriera (agg.)

/gwerrièro/   /gwerrièra/


guerriero ₂ (sost.)

/gwerrièro/

guiderdone

/guiderdóne/

guisa ₁, a guisa di

/gwìza/


guisa ₂ , in tal guisa

/gwìza/

          "Traditor, che compensi in tal guisa dell'amico tuo primo la fé!" (Renato): Ballo in maschera, Atto III Sc. I

           


H

ha da + infinito

/à+dà/

     "La cosa è scabrosa; com'ha da finir?" Nozze di Figaro, II,10


han

/àn/

            "Mi piaccion quelle cose che han sì dolce malìa ...  quelle cose che han nome poesia " (Mimì): Bohème, I

havvi

/àvvi/
                     "Per te non havvi che l'ara d'Imeneo:" (Conte a Leonora): Trovatore II, 4

cf. avvi

I

iattura

/jattùra/

Iddio

/iddìo/
    “Tosca, mi fai dimenticare Iddio!“ (Scarpia): Tosca, I, finale


idol, idolo

/ìdol/    /ìdolo/
   "Elvira, idolo mio!.." (D.G.). Don Giovanni, II, 2


idra

/ìdra/

  "L'aspide, l'idra, il basilisco, e quanto i libici deserti han di più fiero, in me solo tu vedi!" (Ferrando): Così fan tutte, Atto II Sc. VI



ignoto

/iɲɲòto/

ignudo

/iɲɲùdo/

il dice

/ildìʧe/

il prometto

/ilprométto/

il, 'l

/il/ /l/
       "Il mio cor ferito è già, e Lindor fu che il piagò." (Rosina): Barbiere di Siviglia I, 5
     
       Giorgio "Tu il salva!" Riccardo: "Ei perirà!": Puritani, II, 4


Ilion

/ìlion/

            "... d'Ilion le gloriose or diroccate mura ..." (Ilia): Idomeneo, I,2


illibata

/illibàta/
       “Or a voi tocca costei, che un vostro dono illibata serbò, coprir con questa, simbolo d'onestà, candida vesta.” (Figaro al Conte): Nozze di F. I, 8


imbalsamata, imbalsamato

/imbalsamàta/   /imbalsamàto/

   „Rivedrai le foreste imbalsamate, le fresche valli, i nostri templi d’or.“ (Amonasro): Aida III



imbelle

/imbèlle/

imbrogliarsi

/imbroʎʎàrsi/

imbroglio

/imbròʎʎo/

imene, imeneo

/imène/   /imenèo/
      "Domani, appena aggiorni, ci recheremo al tempio, e il nostro imene sarà compiuto da più santo rito." (Elvino): Sonnambula, Atto I Sc. V
                      "Io giurerei che lontane non siam dagli imenei." (Dorabella): Così fan tutte, I,2



Imeneo

/imenèo/
                 "Qual contento è mai questo! Io dunque in braccio all’idol mio fra’ più soavi lacci d’Amore e d’Imeneo nuova vita vivrò!" (Euridice): Orfeo e E., III,1


imeneo, d´imeneo le faci

/dimenèolefàʧi/

immacolata qual giglio

/immakolàta kwàl ʤìʎʎo/
    “ … immacolata qual giglio io son.” (Elisabetta): Don Carlo III (IV), 3


immacolato, immacolata

/immakolàto/  /immakolàta/
"Veglia, o donna, questo fior (...) lo difendi, e immacolato lo ridona al genitor."
                                                                                          (Rig.): Rigoletto, I, 10



immantinente

/immantinènte/

immite

/immìte/

   „Pur rammenti che a noi l'Egizio immite, le case, i templi e l'are profanò...“ (Amonasro): Aida, III


immoto, immota

/immòto/   /immòta/

impavido

/impàvido/


imperadore

/imperadóre/

impertinente

/impertinènte/

impertinenza

/impertinènʦa/

impetrare

/impetràre/     /impètro/

           "Oh mille volte e mille fortunato Idamante, se chi vita ti diè vita ti toglie, e togliendola a te la rende al cielo, e dal cielo la sua in cambio impetra, ed impetra costante a' suoi la pace, e de' Numi l'amor sacro e verace." (Idamante): Idomeneo, III, 9



impiagare

/impiagàre/

impiccare

/impikkàre/

impiccio

/impìʧʧo/

implacabile

/implakàbile/

implorare

/imploràre/

imponete (imporre)

/imponéte/

imporre

/impórre/

       "Roberto ... Conte, sorgi, lo impongo." (Elisabetta): Roberto Devereux, I,5


importunare

/importunàre/

                       "Sono la Sua vicina che La viene fuori d´ora a importunare." (Mimì a Rodolfo), Bohème I


importuno/a

/importùno/

                "Gente indiscreta! Ah quasi con quel chiasso importuno tutto quanto il quartier han risvegliato." (Conte), Barbiere di Siviglia, Atto I Sc.I


imposto, imposta (p.p. imporre)

/impósto/   /impósta/

impostore

/impostóre/

impostura

/impostùra/

           "Uom maligno, un'impostura è questa."(Susanna a Basilio): Nozze di Figaro, I,7


imposturare

/imposturàre/
 
        "... vi consiglio mia carina un po' meglio a imposturar." (Bartolo): Barbiere di Siviglia, I,10


imprecare

/imprekàre/

improvvido, improvvida

/impròvvido/  /impròvvida/

"Ma deh! Non dirgli improvvido le pene del mio cor!" (Leonora, Amor sull'ali rosee): Trovatore IV, 1


improvvisata (sost.)

/improvvizàta/

impura

/impùra/

in vero, inver, invero

/invéro/     /invér/
             "Voi congiuraste contro noi, signore, e noi, clementi in vero, perdonammo.." (Rigoletto ), Rig. I, 6

incantator

/inkantatór/

incauto, incauta ₁

/inkàuto/ /inkàuta/

incauto! incauta! ₂

/inkàuto/      /inkàuta/

incesa, inceso

/inʧésa/   /inʧéso/

            "Ogni eco, ogni ombra nella notte incesa contro la impaziente alma congiura ..." (Principessa di Bouillon): Adriana Lecouvreur, II,1


inclita, inclito

/ìnklita/  /ìnklito/

   “Turbato il mio signor, mentre dovunque il nome suo inclito suona?” (Renato): Ballo in maschera I,3


incominciare

/inkominʧàre/

incostante

/inkostànte/

increscere ₁

/inkréʃʃere/

increscere ₂

/inkréʃʃere/

indarno

/indàrno/

  "E se l'amassi indarno andrei sul Ponte Vecchio, ma per buttarmi in Arno." (Lauretta): Gianni Schicchi


indegna, indegno

/indéɲɲa/  /indéɲɲo/

    "Ah! Dove è il perfido, dove è l'indegno?" (Elvira, Anna, Zerlina ecc.) Don Giovanni, II,18


indomani

/indomàni/

indugio

/indùʤo/

             "Perdona, o mia diletta, il breve indugio." (Elvino ad Amina): Sonnambula, Atto I Sc. V


ineffabile

/ineffàbile/

inesorabil, inesorabile

/inezoràbil/   /inezoràbile/


infame

/infàme/
 
          "Ha quest'infame l'amor venduto... venduto un core che mio giurò!" (Manrico): Trovatore, Finale


infamia

/infàmia/

infausto, infausta

/infàusto/  /infàusta/

inferno

/infèrno/

infida, infido₂ (sost.)

/infìda/    /infìdo/

       "Va' lontan dagli occhi miei. Un'infida, un'empia sei... e mi cerchi d'infamar." (Conte): Nozze di Figaro, II,8



infido, infida ₁ (agg.)

/infìdo/  /infìda/
         "Riprendi il tuo pegno, infido cor." (Edgardo a Lucia): Lucia di Lammermoor, II/1/6


infierire (p.p. infierito)

/infierìre/

            "De´ Numi il furore ha il mare infierito ..." (Coro): Idomeneo, II,6


infino allor

/infìno allór/
                      "Quando suonar per l'aere infino allor sì muto , dolci s‘udiro e flebili gli accordi di un liuto ..." (Leonora): Trovatore I,2

ingannare

/ingannàre/

   “Dunque io son... tu non m'inganni? dunque io son la fortunata!” (Rosina): Barbiere di Siviglia, I,9
  “E avete core d'ingannarle poi tutte?“ (Leporello): Don Giovanni, II,1


ingannarsi

/ingannàrsi/


ingannatore ₁ (agg.)

/ingannatóre/

ingannatore ₂ (sost.)

/ingannatóre/



ingannevole

/ingannévole/

inganno

/ingànno/

       “Le donne, poi che calcolar non sanno il mio buon natural chiamano inganno.” (D. Giovanni): Don Giovanni, II, 1


ingegno

/inʤéɲɲo/
                               "... io l'ingegno aguzzerò" (Rosina, "Una voce poco fa"): Barbiere di Siviglia, Atto I Sc. V


ingrato, ingrata ₁ (adj.)

/ingràto/   /ingràta/

ingrato, ingrata ₂ (sost.)

/ingràto/   /ingràta/


iniqua, iniquo ₁ (agg.)

/inìkwa/    /inìkwo/

          "Barbaro, iniquo fato!" (Id.): Idomeneo, III, 9

iniqua, iniquo ₂ (sost.)

/inìkwa/  /inìkwo/  

   „Stelle! L'iniquo fuggì, misera me!“ (D. Elvira): Don Giovanni, I,5


iniquità

/inikwità/

       "Réstati, barbaro, nel lezzo immondo: esempio orribile d'iniquità." (Donna Elvira): Don Giovanni, II, 16


innante

/innànte/

innanzi

/innànʦi/"          
          "Arrossir voglio innanzi a voi soltanto." (Gilda a R): Rigoletto II, 5
          Là dentro ti scongiuro di riporre il denaro innanzi sera.” (Ninetta): Gazza ladra, II, 6


innanzi a me

/innànʦia+mé/

innocente

/innoʧènte/

innocenza

/innoʧènʦa/

inorridire, (inorridisce)

/inorridìre/  /inorridìʃʃe/

Arbace: Or dimmi, chi primo tu incontrasti?     Idomeneo: Inorridisci: il mio figlio.  (Id., Atto II, sc. 1)


insano, insana

/insàno/     /insàna/

              "Spenta è l’ira nel mio petto, spegni tu l’insano amor." (Enrico a Lucia): : L. di Lammermoor, II/1/


insolenza

/insolènʦa/

insolito, insolita

/insòlito/   /insòlita/

instrutto, instrutta, istrutto, istrutta

/instrùtto/  /istrùtta/


insulto

/insùlto/

intatto, intatta

/intàtto/    /intàtta/

intendere

/intèndere/
  
   “Essa all'un parla perché l'altro intenda.“ (Schaunard): La Bohème, II


intendi! ₁

/intèndi/

intendi? ₂

/intèndi/

intendo! ₃

/intèndo/

intesi ₁

/intési/

intesi ₂, siamo intesi

/intési/

inteso, ho inteso

/intéso/

intiero, intiera

/intièro/ /intièra/


intrepido, intrepida

/intrèpido/    /intrèpida/
                      "Venga la morte, intrepido l'attendo." (Idamante): Idomeneo, II, 1b


inulto, inulta

/inùlto/     /inùlta/
           "Verrò a gridare fino a che vegga restarsi inulto di mia famiglia l'atroce insulto..." (Monterone): Rigoletto, I, 6


invan, invano

/invàn/   /invàno/

        "Cerchi invan difesa e scusa. Il tuo ceffo già t'accusa." (Conte): Nozze di Figaro, II,10

             

involare

/involàre/
              " ... ingiurioso m'è il nome di regina da te, che m'involasti e regno e sposo." (Rodelinda a Grimoaldo): Rodelinda, Atto I Sc. I


involarsi

/involàrsi/
      "Lo vedo appena, il riconosco, e a miei teneri accenti in un balen s'invola." (Idamante): Idomeneo I,10

io non son che

/ìonónsónké/

ipocrita ₁ (agg.)

/ipòcrita/

ipocrita ₂ (sost.)

/ipòcrita/

ir, ire ₂

/ìr/  /ìre/

ira, ire ₁

/ìra/

irata, irato (agg.)

/iràto/


Ispagna

/ispàɲɲa/
          "... ma in Ispagna son già mille e tre ..." (Leporello): Don Giovanni, I,5

istessa, istesso

/istéssa/  /istésso/

ite

/ìte/
       "Radunate i Troiani, ite!" (Idamante): Idomeneo, I,1

ito, ita

/ìto/   /ìta/
         "Son spariti: dove diamin son iti?" (Guglielmo): Così fan tutte, Atto II Sc. V
   “Ito è il Conte alla caccia, e per qualch'ora non sarà di ritorno.” (Figaro): Nozze di F., II, 2


ivi

/ìvi/
                 "Ai nostri monti... ritorneremo...  L'antica pace... ivi godremo.." (Azucena e Manrico): Trovatore, IV,3
                                                   

L

labbra, labbri, labbro

/làbbra/   /làbbri/   /làbbro/

    “Ah, fuggi il traditor, non lo lasciar più dir: il labbro è mentitor, fallace il ciglio.” (Donna Elvira): Don Giovanni, I,10
       "Bei labbri ridenti del viso che adoro, sarete contenti che il nostro ristoro lontan non sarà."  (Ernesto): Il mondo della luna, I,5


laccio

/làʧʧo/

   “In qual laccio (io) cadea.” (Conte): Nozze di Figaro, III,4


ladroncello

/ladronʧèllo/

          “È amore un ladroncello, un serpentello è amor.” (Dorabella): Così fan tutte, II, 10


laggiù

/laʤʤù/
    “Sai... quale oscura opra laggiù si compia? Là... si drizza un patibolo!...” (Scarpia): Tosca, II, 5


lagrima, lacrima

/làgrima/   /làkrima/

    "... di sua fatal mestizia anch'io son preda intanto, anch'io mi struggo in lagrime..." (Nottingham): Roberto Devereux, I,6


lagrimar, lagrimare

/lagrimàr/   /lagrimàre/

lai

/lài/

Lamagna

/lamàɲa/
              "In Italia seicento e quaranta, in Lamagna duecento e trent'una .... " (Leporello): Don Giovanni, I,5

lamento

/laménto/

languia, languiva

/langwìa/   /langwìva/

languida, languido

/làngwida/   /làngwido/
    “Oh! dolci baci, o languide carezze…” (Cavaradossi): Tosca, III, 2


languire

/langwìre/
               "Crudel, perché finora farmi languir così?" (Conte a Susanna). Nozze di Figaro, III,2


larva ₁

/làrva/
           "Ch’io pur mi mascheri; a me una larva!" (Rig.): Rigoletto, I, 15


larva ₂

/làrva/

       "Quand'ecco agli egri spirti, come in un sogno, apparve la vision ferale di spaventose larve!" (Azucena): Trovatore, II, 1


lasso ₁! lassa!

/làsso/   /làssa/
           "Sol la bestemmia, ahi lasso! la nenia tua sarà." (Macbeth, Pietà, rispetto ... ): Macbeth, Atto IV Sc.V


lasso ₂, lassa

/làsso/

lassù

/lassù/
                   "Lassù in cielo, presso dio veglia un angiol protettor." (Gilda): Rigoletto, I, 10


latebra

/latèbra/

lauro, di lauri cinto

/di làuri ʧìnto/
    "E a te, mia dolce Aida, tornar di lauri cinto... dirti: per te ho pugnato e per te ho vinto!" (Radamès): Aida. Atto I Sc.I


leggiadro, leggiadra

/leʤʤàdro/    /leʤʤàdra/

lepido

/lèpido/

lesta, lesto

/lèsta/    /lèsto/

          "Lesti, all’onda il gettiam." (Sparafucile): Rigoletto, III,8


letizia

/letìʦia/

levare

/levàre/

levarsi

/levàrsi/

lezzo

/léʤʤo/

        "Réstati, barbaro, nel lezzo immondo: esempio orribile d'iniquità." (Donna Elvira): Don Giovanni, II, 16


libare

/libàre/

libertade

/libertàde/

      "Il cenno mio ti lascia in libertade ancor."  (Elisabetta): Roberto Devereux, I,5


librare

/libràre/

lice ₁, non lice

/lìʧe/

    "O ciel! Perché morir non lice!"(Cherubino): Nozze di Figaro, II,3

lice ₂, (non) mi lice

/nommilìʧe/  /milìʧe/

lidi ₁

/lìdi/

lidi ₂, ai patrii lidi

/lìdi/

lieta novella

/lièta novèlla/

lieto, lieta

/lièto/    /lièta/

lieve

/liève/

loco ₁

/lòko/
                 "Bella vita militar! Ogni dì si cangia loco, oggi molto, doman poco,ora in terra ed or sul mar." (Coro): Così fan tutte, I, 5


loco ₂, in vostro loco

/lòko/
           “ In vostro loco ci sarà Sua Eccellenza, e saprà bene fare le vostre parti. (Leporello a Masetto): Don Giovanni, I, 8


lucean, lucevan

/luʧéan/    /luʧévan/

luci

/lùʧi/

lume

/lùme/
         "Di molte faci il lume si avvicina, o mio ben. Stiamci qui ascosi ..." (Leporello a Elvira) Don Giovanni, II, 7


lumi

/lùmi/

   “Lo giuro a questa mano, che bacio con trasporto, e a quei bei lumi.” (Leporello): Don Giovanni, II,3


luna

/lùna/



lune, tre lune

/tre+lune/
           "Già da tre lune son qui venuta né la cittade ho ancor veduta ..." (Gilda): Rigoletto, Atto I Sc. IX

lunge ₁, lungi

/lùnʤe/    /lùnʤi/

lunge ₂, di qui non lunge

/lùnʤe/


lungi, di qua non lungi

/lùnʤi/

lurco

/lùrko/

       "Affiderei la mia birra a un tedesco, tutto il mio desco a un olandese lurco... " (Ford): Falstaff, Atto II


lusinga

/luzìnga/

lusingare

/luzingàre/

lusinghiero

/luzingièro/
                 "Bel raggio lusinghier, di speme e di piacer, al fin per me brillò." (Semiramide): S., Atto I Sc. IX

lustro

/lùstro/
    "... tre lustri son corsi del vivere amaro, tre lustri che nulla s'è fatto per me." (Silvano): Ballo in maschera, I,8

M

m´ en vò, me n’vo

/ménvò/

       “Quando me n' vo soletta per la via, la gente sosta e mira …” (Musetta): La Bohème, II


m'ange

/mànʤe/

m'arresto (arrestarsi)

/marrèsto/

magione

/maʤóne/

magnanimo, magnanima

/maɲànimo/    /maɲànima/

malandrina

/malandrìna/

   Bricconaccia, malandrina, fosti ognor la mia ruina.” (Masetto): Don Giovanni, I, 8


malcauto, mal cauto

/malkàuto/
   "È sempre misero chi a lei s'affida, chi le confida mal cauto il core ... " (Duca): Rigoletto, III, 2

maledetta, maledetto

/maledétta/    /maledétto/

     "Ah! sii maledetto sospetto fatale, opera d'un demòn ~ d'un demòn infernale!" (Filippo): Don Carlo III (IV),4


maledivami

/maledìvami/

         "Quel vecchio maledivami!" (R.): Rigoletto, I,8


maledizione

/malediʦʦióne/

        "Gilda! mia Gilda! è morta!... Ah! la maledizione!" (R.): Rigoletto, finale


malia

/malìa/
                "Mi piaccion quelle cose che han sì dolce malìa ... " (Mimì): Bohème, I


malizia

/malìʦʦia/
        "L'uom cade spesso nelle reti ordite dalle malizie sue." (Alice): Falstaff, III,2

maliziette

/maliʦʦiétte/
           "Una donna a quindici anni dèe saper le maliziette che innamorano gli amanti: finger riso finger pianti ..." (Despina): Così fan tutte, II, 1

malizioso / a

/maliʦʦióso/ /maliʦʦiósa/

mallevadore

/mallevadóre/

     "Io della sua virtude, come dei suoi pregi suoi, mallevador esser ti voglio." (Rodolfo): Sonnambula Atto II sc. VIII



malnato

/malnàto/

malvagio, malvagia

/malvàʤo/    /malvàʤa/

mammalucco

/mammalùkko/
      "Ah, son proprio un mammalucco! Ah, che gran bestialità!" (Bartolo): Barbiere di Siviglia, Atto I Sc. XIV


mancare ₁

/mankàre/
         "A poco a poco io manco, lentamente mi struggo..." (Giulietta):  Capuleti e Montecchi, I.5


mancare ₂, mi manca il cor

/mimànkailkòr/

manco male

/mànkomàle/
      “ Manco male che ognun sa quanto vale.” (Susanna): Nozze di Figaro, I, 4


manco parole

/mànkoparòle/

manina

/manìna/

maraviglia, meraviglia

/maravìʎʎa/   /meravìʎʎa/

maraviglioso, maravigliosa, meraviglioso, meravigliosa

/maravìʎʎóso/  /meravìʎʎóso/
/maravìʎʎósa/  /meravìʎʎósa/



marchesana

/markezàna/

             "v'han contesse, baronesse, marchesane, principesse ..."(Leporello): Don Giovanni, I,5


Marte

/màrte/

martor

/martòr/

meco

/méko/
        “ Va' pur: fra poco ella meco verrà” (D. G.) Don Giovanni, I, 8

medesmo, medesma, medesimo, medesima

/medézmo/   /medézma/
/medézimo/   /medézima/

       “ Leggila alla padrona, leggila tu medesma … “ (Cherubino): Nozze di Figaro, I, 5


menare

/menàre/

       “ Se trovi in piazza qualche ragazza, teco ancor quella cerca menar.”  (D. Giovanni): Don Giovanni, I,15


mendace

/mendàʧe/

    "Un'alma sì nera, sì mendace!" (Rodolfo, Quando le sere al placido): Luisa Miller, Atto II Sc. VII


mendacio

/mendàʧo/

mendico

/mendìko/

mensa

/mènsa/

mente

/ménte/

mente turbata

/ménte/

mentire

/mentìre/

         Conte: "Il tuo ceffo già t'accusa; veggo ben che vuoi mentir."
         Figaro: "Mente il ceffo, io già non mento." 
Nozze di Figaro, II,10


mentitore

/mentitóre/

   Don Giovanni: "Infelice! "    Donna Elvira: "Mentitore!" Don Giovanni, I,12

menzogna

/menʦóɲɲa/
   “ E perché andate voi tai menzogne spargendo?” (Susanna a Basilio): Nozze di Figaro I, 7


menzognero, menzognera

/menʦoɲɲèro/ /menʦoɲɲèra/

meraviglia, a meraviglia

/a+meravìʎʎa/

mercé ₁

/merʧé/
                 "Mercé, dilette amiche, di quei leggiadri fior." (Elena): I vespri siciliani, Atto V Sc.I


mercé ₂, mercede (chieder mercé)

/merʧé/    /merʧéde/

mercé ₃, mercede

/merʧé/   /merʧéde/

                      "... tradisti il tuo sangue per vil seduttore, ma degna dal cielo ne avesti mercé:
                                                      quel core infedele ad altra si diè" (Enrico a Lucia): L. di Lammermoor, II/1/2
               "Se la giurata fede devo tradir… ne voglio altra mercede." (Scarpia): Tosca II, 5




merta, mertan

/mèrta/ /mèrtan/

            "Le vostre follie non mertan pietà." (Contessa e Susanna): Nozze di Figaro, II,9




mertare

/mertàre/

      “Ah, no, taci, crudele! Io non merto da te tal trattamento.” (Zerlina): Don Giovanni, I,16


merto

/mèrto/

meschinello, meschinella

/meskinèllo/    /meskinèlla/
         “Donn'Anna!... sposa!... amica!... il duolo estremo la meschinella uccide!” (Don Ottavio): Don Giovanni, I,3


meschino, meschina

/meskìno/   /meskìna/
       “ Aspettate, sospendete: voi punite un'innocente! Un arcano, ah non sapete, la meschina chiude in cor.” (Giannetto): Gazza ladra, II, 10

messagger, messaggero

/messaʤʤèr/    /messaʤʤèro/


messo

/mésso/

mestizia

/mestìʦʦia/

             "Onde la tua mestizia?" (Dame): Roberto Devereux, I,1


mesto, mesta

/mèsto/    /mèsta/

    "Or volge intero l'anno, ch'ei sospiroso e mesto fuggia gli amici, e il mio reale aspetto..." (Elisabetta): Roberto Devereux, I,2

miglio, miglia

/mìʎʎo/    /mìʎʎa/

minuzzoli

/minùʦʦoli/


mira!

/mìra/
         "Mira, d’acerbe lagrime, spargo al tuo piede un rio." (Leonora): Trovatore IV, 2

mirabile

/miràbile/

mirare

/miràre/

mirate!

/miràte/

mirifico

/mirìfiko/

misera, misero

/mìzera/   /mìzero/

       "Misera Elvira, che contrasto d'affetti in sen ti nasce!" (Donna Elvira): Don Giovanni, II,11


miseria

/mizèria/
             "Sua Grandezza la Miseria!" (Gérard): Andrea Chénier , I

misericorde sia

/mizerikòrde sìa/

misericordia

/mizerikòrdia/

misero me! misera me!

/mìzero mé/    /mìzera mé/

misfatto

/misfàtto/  

    "In quali eccessi, o Numi, in quai misfatti orribili, tremendi è avvolto il sciagurato!" (Elvira): Don Giovanni II, 11


mobile (la donna)

/mòbile/

modestia

/modèstia/

modesto, modesta

/modèsta/    /modèsto/

     “Brava! questo è giudizio! Con quegli occhi modesti, Con quell'aria pietosa …” (Marcellina): Nozze di Figaro, I, 4


moglie, prender moglie

/prèndermóʎʎe/

molceva

/molʧéva/

molestar, molestare

/molestàr/    /molestàre/ 

Mongibello

/monʤibèllo/
      "Ah che un veleno assai più forte io bevo in que' crudi e focosi mongibelli amorosi!" (Guglielmo): Così fan tutte, Atto II Sc. V


monsù

/monsù/

   "Ah Masetto, Masetto, odi la voce del monsù cavaliero!" (Zerlina): Don Giovanni, I, 17


morbo

/mòrbo/

moria

/morìa/

moro ₁ (sost.)

/mòro/

moro ₂ , (io) moro, mi moro, moio (verbo)

/mòro/ /mòjo/
       "Ingrata, voi burlate, ed intanto io mi moro!" (Guglielmo): Così fan tutte, Atto II Sc. V
       "Dove sarai e dove tu moia io morirò" (Ilia/Idamante): Idomeneo III,3

morrai

/morrài/

morremo

/morrémo/

morrò

/morrò/

mortal, mortale ₁ (agg.)

/mortàl/  /mortàle/

mortal, mortale ₂ (sost.)

/mortàl/   /mortàle/

moto

/mòto/
           “Quando arresta un moto arcano, nel discender, nel discender questa mano ...” (Manrico): Trovatore II,1


motto

/mòtto/
       Io lascio al mondo una persona cara. Consentite ch'io le scriva un sol motto.” (Cavaradossi): Tosca, III, 2

movea

/movéa/

mover

/mòver/

musetto

/muzétto/

muso

/mùzo/
                   "... io dal muso insospettito guardo, cerco in ogni sito ..." (Conte): Nozze di Figaro, I,7

mustacchi

/mustàkki/

mutamento

/mutaménto/

mutare

/mutàre/
        "La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento e di pensiero." (Duca di Mantova): Rigoletto III, 2


N

nappo

/nàppo/
           "Sappi, ch’entro quel nappo nuota la morte tua." (Irene a T.): Tamerlano, Atto III Sc. VIII


narra!

/nàrra/

narrare

/narràre/
                  "Altro di me non Le saprei narrare ..." (Mimì): Bohème I

nastro

/nàstro/

natal ₁, natale

/natàl/   /natàle/

natal ₂, natal terra

/natàltèrra/

natio

/natìo/
   "Lasciatemi per poco qui solo a respirar, e al ciel natio confidar il passato affanno mio." (Idomeneo): Id: I,9

natìo, tetto natìo

/téttonatìo/

nato, che cosa è nato

/ké+kòsaè+nàto/

ne'

/né/

nefando, nefanda

/nefàndo/   /nefànda/


negare ₁

/negàre/

         ”Se neghi a me di dar qualche ristoro, davanti agli occhi tuoi morir vogl'io.”   (D. Giov.): Don Giovanni, II,3


negare ₂

/negàre/

negletto

/neglètto/

negliger , negligere

/neglìʤer/    /neglìʤere/

nemica sorte

/nemìka sòrte/

nemico ₁ , nemica (agg.)

/nemìko/  /nemìka/

nemico ₂, nemica (sost.)

/nemìko/   /nemìka/

nenia

/nènia/

"Sol la bestemmia, ahi lasso! la nenia tua sarà." (Macbeth ): Macbeth, IV ,5


nequizia

/nekwìʦʦia/

Nereide, Nereidi

/nerèide/  /nerèidi/


Nettuno

/nettùno/


niun, nissun, nessun

/niùn/  /nissùn/  /nessùn/

nol so

/nól sò/

nol, no'l

/nól/

              Conte: "Conoscete, signor Figaro, questo foglio chi vergò?"
                Figaro: "No 'l conosco..." Nozze di F. II, 10
               Susanna: "No 'l conosci?" Nozze di F. II, 10


nomare

/nomàre/

    "Ardisci, ardisci, noma pur la tua diletta... All'altare io vi trarrò." (Elisabetta): Roberto Devereux, I,5


nomarsi

/nomàrsi/

non cal, non (mi) cale

/nónkàl/    /nómmikàle/
         "Privo del tuo amore, privo, Ilia, di te, nulla mi cale." (Idamante): Idomeneo, III,2

non fia concessa

/nón fìa konʧèssa/

non giova

/nón ʤóva/

non v'è

/nónvè/

       "E non v'è modo d'impedirlo?" (Dorabella)
               "Non v'è." (Don Alfonso): Così fan tutte, I, 3


non vale

/nónvàle/

noto ₁, nota

/nòto/  /nòta/

noto ₂, m‘ è noto

/mè+nòto/

Noto, Noti

/nòto/

    "Tornino a lor spelonche gl'Euri, i Noti, torni Zeffiro al mar, cessi il furor." (Idomeneo): Id., III,7


nova, novo

/nòva/  /nòvo/

novello ₁, novella

/novèlla/   /novèllo/

     1. “Una novella patria al nostro amor si schiude.” (Aida a Radamès): Aida, III
    2. "Novello insulto!" (Monterone): Rigoletto, I,6


novello ₂, al dì novello

/novèllo/

nube

/nùbe/

nulla

/nùlla/

    "Palesato abbiam l'arcano:non v'è nulla da ridir." (Susanna e Contessa): Nozze di Figaro, II,10
   "La morte è il Nulla." (Jago): Otello/Verdi,II,3




Nume ₁ , Numi

/nùme/  /nùmi/

    "Nettuno s'onori (...) quel Nume s'adori...." (Coro) Idomeneo, Intermezzo

    "Numi! È il foglio che Figaro gli scrisse!" (Contessa): Nozze di Figaro, II,5


nume ₂

/nùme/

     "Cesare, il mio bel nume, è forse estinto." (Cleopatra): Giulio Cesare in Egitto


nunquam

/nùnkwam/

nunzio

/nùnʦio/
  
       “… che sol di stragi e morti nunzio vogl'io tornar.” (Don Ottavio): Don Giovanni, II,10



nuova (sost.)

/nuòva/
            

nuove di..

/nuòve/

nuove, buone nuove

/buòne nuòve/

           "Buone nuove, Norina!" (Malatesta):Don Pasquale Atto I Sc. V


nuziale ₁

/nuʦʦiàle/

nuziale ₂, contratto nuziale

/contràtto nuʦʦiàle/



nuziale ₃, nuzial banchetto

/nuʦʦiàl banchétto/


O

obblio, oblio

/obblìo/       /oblìo/

obbrobrio

/obbròbrio/

obliare

/obliàre/
    
     “l'obliar l'onte, gli oltraggi, è bassezza, è ognor viltà.” (Bartolo): Nozze di Figaro, I, 3


occulto, occulta

/okkùlto/   /okkùlta/

oddìo

/oddìo/

odi!

/òdi/
    Conte: “Odi!”
    Susanna: “Non odo nulla.”
    Conte: “Due parole.” Nozze di Figaro, I, 6

odimi! m'odi!

/òdimi/       /mòdi/

      “Odimi, Aida.” (Radamès): Aida, III
     "M’odi, e trema." (Edgardo a Lucia): L. di Lammermoor, I,5

odio

/òdio/
            "Oh gioia! Dunque gli odii funesti han fine!" (Amelia): S. Boccanegra, scena ultima


odo, oda

/òdo/   /òda/

                     "E se non ho chi m'oda parlo d'amor con me." (Cherubino): Nozze di Figaro, Atto I Sc. V


odontalgico

/odontàlʤiko/
                          "È questo l'odontalgico, mirabile liquore dei topi e delle cimici possente distruttore ... " (Dulcamara, "Udite o rustici"): Elisir d'amore, Atto I Sc. V

oggetto

/oʤʤètto/
                 "Rosina..."  - "Crudele! Più quella non sono; ma il misero oggetto del vostro abbandono che avete diletto di far disperar." (Conte /Contessa): Nozze di Figaro, Atto II Sc, VIII
                    

oggetto, vago oggetto

/oʤʤètto/
                 "Di Lindoro il vago oggetto siete voi bella Rosina." (Figaro): Barbiere di Siviglia Atto I Sc. IX


ognor(a); ogn´or

/oɲɲór/  /oɲɲóra/
             "Signor, la donna ognora tempo ha di dir di sì." (Susanna): Nozze di Figaro, Atto III, Sc. III


ohimè, oimè

/oimè/
        "Oimè! Che fate?"(Susanna al Conte): Nozze di Figaro, I,6


olezzare

/oledzdzàre/
    “E lucevan le stelle... e olezzava la terra... “ (Cavaradossi): Tosca, III, 2


olezzo

/olédzdzo/

oltraggiare

/oltraʤʤàre/

oltraggio

/oltràʤʤo/

  “… l'obliar l'onte, gli oltraggiè bassezza, è ognor viltà.” (Bartolo): Nozze di Figaro, I, 3


omai

/omài/
           "Quando avran fine omai l'aspre sventure mie?" (Ilia): Idomeneo I,1
        
             Edgardo: "Separarci omai conviene." Lucia: "Oh parola a me funesta!": L. di Lammermoor, I, 5



onda

/ónda/

     "Lesti, all’onda il gettiam." (Sparafucile): Rigoletto, III,8


onde

/ónde/
              
         1.  "Ecco l'imbroglio, ecco il raggiro, onde m'avverte il foglio." (Conte): Nozze di Figaro, II,5
          
          2. "Onde la tua mestizia?" (Dame): Roberto Devereux, I,1

onestate, onestà

/onestàte/   /onestà/

onesto, onesta

/onèsto/   /onèsta/

onore

/onóre/

   “Turiddu mi tolse l’onore e vostra moglie lo rapiva a me.” (Santuzza): Cavalleria rusticana


onta

/ónta/
    
      “ Ah, l’onta, padre mio!” (Gilda): Rigoletto, II, 5


onta, ad onta di, in onta a

/ónta/     /adónta/  /inónta/

       “Ma in onta a un fato barbaro per sempre il mesto cor conserverà l'imagine del mio liberator.”  (Matilde): Guglielmo Tell, III,1


opra

/òpra/

oprare

/opràre/
                        "E come puoi tanto securo oprar?" (Rig. a Sparafucile): Rigoletto, I,7

or

/ór/
     "Al dolce contento di questo momento, quest'anima appena resistere or sa." Nozze di Figaro, III, 5


or son tre mesi

/órsóntré+mési/

orbene

/orbène/
             “ Orbene, ascolta e taci.” (Susanna): Nozze di Figaro, I, 1

orgoglio

/orgóʎʎo/

orrenda, orrendo

/orrènda/    /orrèndo/

          “Delitto orrendo! L’espieremo tutti!“ (Timur): Turandot, III, 1


orribile

/orrìbile/

orrida, orrido

/òrrida/   /òrrido/

       "Un fiero mostro fa dappertutto orrida strage." (Idamante): Idomeneo, III,2


orror, orrore

/orróre/

orsù

/orsù/
                 "Orsù, mi svena!" (Ilia a Idomeneo.): Idomeneo, III, 10
             "Orsù, Tosca, parlate." (Scarpia): Tosca, II, 4


orto

/òrto/

orvia, or via

/orvìa/

    "or via giratevi..." (Susanna a Cherubino): Nozze di Figaro, II, 2



osare

/ozàre/

            "E chi vietarlo or osa?"(Conte): Nozze di Figaro, II,6


ostello

/ostèllo/

ostile

/ostìle/

ove

/óve/

       "Ove m'ascondo?" (Sara): Roberto Devereux, I,2


P

paese

/paéze /

    "O signor, di Fiandra arrivo, quel paese un dì sì bel; d'ogni luce or fatto privo." (Rodrigo): Don Carlo, I/II, 6


paga, pago (agg.)

/pàga/   /pàgo/

      "Sperar che mai potrei dal favore del re? Sire, pago son io, la legge è scudo a me." (Rodrigo): Don Carlo, I/II, 6


palagio

/palàʤo/
                "A te l'estremo addio, palagio altero..." (Fiesco): Simon Boccanegra, Pr. V


palesare

/palezàre/

       “Bene, io tutto farò: senza riserve tutto a me palesate.” (Bartolo): Nozze di Figaro, I, 3


palese

/paléze/

Palla, Pallade

/Pàlla/   /Pàllade/
  "Son di Giove innanzi al trono? Sei tu Palla o Citerea?" (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, Atto I Sc. XVI


pallor

/pallór/

    "Ma che vid'io! quale pallor, qual pena!... Un lampo di dolor sul ciglio tuo balena!" (Rodrigo): Don Carlo, I,3


palpitante

/palpitànte/

palpitare

/palpitàre/

    "... ma, se guardo il suo cimento, palpitando il cor mi va." (Donna Elvira). Don Giovanni, II, 11




palpito

/pàlpito/

par, pare

/pàr/    /pàre/
       
       D.G.: Amico, che ti par?
        Lep.: Mi par che abbiate un’anima di bronzo.”

                          (D. Giovanni / Leporello): Don Giovanni, II,2

pareami

/paréami/

pari

/pàri/
                 "Pari siamo! ...  io la lingua, egli ha il pugnale ..." (Rig.): Rigoletto, I, 8


parmi

/pàrmi/
                 "Parmi veder le lagrime scorrenti da quel ciglio ... " (Duca): Rigoletto, II,1

parola , dare o tenere la parola

/paròla/

parrà, a me parrà

/a+mé parrà/
            " ... e solo in ciel precederti la morte a me parrà." (Manrico): Trovatore, III,6

partire

/partìre/
   
    "Ah! parti, ah! vanne, ah! fuggimi..." (Sara): Roberto Devereux, I,9

partite!

/partìte/

      SUSANNA: “Signor... Per carità! partite.”
        CONTE: “Un momento, e ti lascio.” Nozze di Figaro, I, 6


pascersi

/pàʃʃersi/

                      "... nei tuoi bei rai mi pascerò." (Tancredi): Tancredi, Atto I Sc. V


patibolo

/patìbolo/

patria

/pàtria/

patrio suolo

/pàtrio suòlo/

paventare

/paventàre/
   „ Ohimè! di guerra fremere l'atroce grido io sento... per la infelice patria, per me... per voi pavento.“ (Aida ad Amneris): Aida, I


pe', pei

/péi/

peccatore

/pekkatóre/

pegli

/péʎʎi/

pegno

/péɲɲo/
         "Dammi la mano in pegno" (Commendatore): Don Giovanni, Atto II Sc.XV


pel, pe'l

/pél/
    "Pe'l tuo Dio, pei figli tuoi, giurar dei che d'ora in poi Adalgisa fuggirai .." (N. a Pollione): Norma Atto II Sc. X

           "Delle vecchie fa conquista pel piacer di porle in lista." (Leporello): Don Giovanni, I,5


pellegrino

/pellegrìno/

pena

/péna/

pena crudel

/péna krudèl/

penar, penare

/penàr/  /penàre/

        "Se questo mio core mai cangia desio, amore mi faccia vivendo penar." (Fiordiligi e Dorabella): Così fan tutte, I, 2


Penelope

/penèlope/

                                                         "Brava la mia Penelope!" (Guglielmo): Così fan tutte, Atto II Sc. VIII



pentirsi

/pentìrsi/  

pentiti!

/pèntiti/

                                "Pentiti, cangia vita!" (Commendatore a D.G.): Don Giovanni, II, 17


pentito, siete pentito?

/siètepentìto/

perdonare

/perdonàre/

perdono

/perdóno/

perduto bene

/perdùto bène/

perduto, perduta

/perdùto/  /perdùta/

perfida ₁, perfido (agg.)

/pèrfida/    /pèrfido/

           “Ah ti ritrovo ancor, perfido mostro!” (Donna Elvira): Don Giovanni, I,12


perfidia

/perfìdia/
   “Fermati, scellerato! Il ciel mi fece udir le tue perfidie.” (Elvira a D.G.): Don Giovanni, I, 10


perfido ₂ (sost.)

/pèrfido/
       “Ah, non credete al perfido!” (Donna Elvira): Don Giovanni, I,12


periglio

/perìʎʎo/

               "Questi luoghi abbandonate, un periglio vi sovrasta." (Violetta): Traviata, II, 1



perire

/perìre/

                     "Io non l'odio, io no 'l pavento, ma l'indegno perirà."   (Riccardo): Puritani, Finale II

      "Pera l'empio che mi toglie a' miei cari, al suol natio." (Jacopo F.): I due Foscari, II,2


petto

/pètto/

pezzolina

/peʦʦolìna/

        "In testa la cappellina, al viso la pezzolina." (G.S.): Gianni Schicchi


pia, pio

/pìa/    /pìo/

     "Mollemente alla prece s'atteggia e al pio fervore." (O.): Otello (Verdi), III,2

piaccia, a voi piaccia

/piàʧʧa/

piaga

/piàga/

     “ Rammenta la piaga del misero seno … “  (Donn’Anna): Don Giovanni, I,13


piagare

/piagàre/

         "Il mio cor ferito è già, e Lindor fu che il piagò." (Rosina): Barbiere di Siviglia I,5


piagge

/piàʤʤe/

pianto

/~/

piccarsi, non si picca

/pikkàrsi/
              "... non si picca se sia ricca, se sia brutta, se sia bella ..." (Leporello): Don Giovanni, I,5

piccina ₂ (sost.)

/piʧʧìna/

                                       "La piccina è ognor vezzosa." Leporello): Don Giovanni, I,5


piccino, piccina ₁ (agg.)

/piʧʧìno/   /piʧʧìna/

picciol

/pìʧʧol/

       "Guardate: questo non picciol libro è tutto pieno dei nomi di sue belle" (Leporello): Don Giovanni Atto I Sc. V


pie' ₁

/piè/

pie' ₂, a´ tuoi piè

/à tuòi piè/

pien

/pièn/

pietà, pietade

/pietà/    /pietàde/

          “Se pietade avete in core …”   (Zerlina): Don Giovanni, I,18


pietoso, pietosa

/pietóso/     /pietósa/

pira

/pìra/

placare

/plakàre/
              "Per altra via intanto Nettun si placherà ..." (Arbace): Idomeneo, II,1

placarsi

/plakàrsi/

placato, placata

/plakàto/   /plakàta/

placido, placida

/plàʧido/   /plàʧida/

plebeo, plebea

/plebèo/   /plebèa/

poco fa

/pòko fà/

polve

/pólve/

pomo

/pómo/

pompa

/pómpa/

pon, ponno

/pòn/  /pònno/
         
             "... giovani qual voi belle e galanti, che pon star senza amor, non senza amanti." (Despina): Così fan tutte, II, 1
                 "No, detto ci avete che infide esser ponno ... " (Ferrando e Guglielmo): Così fan tutte, I,1




pondo

/pòndo/

popolini

/popolìni/

         "A te due popolini, comprati i confortini" (Rinuccio a Gherardino): Gianni Schicchi


porgere

/pòrʤere/

    "Or che tutti, o mio tesoro, vendicati siam dal cielo, porgi, porgi a me un ristoro: non mi far languire ancor." (Don Ottavio a Donn'Anna): Don Giovanni, II, 18



porre

/pórre/

                      "Delle vecchie fa conquista pel piacer di porle in lista." (Leporello): Don Giovanni, I,5

               "E' l'usanza di porvi il suggello." (Figaro): Nozze di F. , II, 10


Portuno

/portùno/


posare

/posàre/   /pozàre/

poscia

/pòʃʃa/

          "Oh, vincerò stasera; e l'oro guadagnato poscia a goder fra' campi ritornerò beato." (Alfredo): Traviata, II, 12




possente

/possènte/

postiglione

/postiʎʎóne/

potea, poteva

/potéa/  /potéva/

      "La vendetta del Re tardare non potea!" (Rodrigo): Don Carlo, III/II, 1



potean

/potéan/

poter del mondo

/potér del móndo/

poter, in mio poter

/immìopotér /

poteva

/potéva/

potria

/potrìa/
             “ Ma se Figaro t'ama, ei sol potria...” (Contessa a Susanna): Nozze di Figaro, II, 2


potrian, potrien

/potrìan/   /potrìen/

prece

/prèʧe/
                       "Non d'imprecar, di volgere per me la prece a Dio è questa l'ora." (Leonora a Manrico): Trovatore Sc. ultima

preda

/prèda/


prego

/prègo/

prence

/prènʧe/

presagio

/presàʤo/

presso

/prèsso/

presso a te

/prèssoatté/

prestar fé

/prestar fé/

pria

/prìa/
          "Pria di lasciarti Ashton mi vegga ..."(Edgardo a Lucia): L. di Lammermoor, I, 5


prigione ₁

/priʤóne/

prigione ₂

/priʤóne/

primiero, primiera

/primièro/   /primièra/

priva, privo

/prìva/  /prìvo/

"... del genitor e de' germani priva ..." (Ilia): Idomeneo I,1


procella

/proʧèlla/
                      "Sorge infausta una procella, che oscurar fa il cielo e il mare" (Zoroastro): Orlando III,6


prode ₁ (agg.)

/pròde/

prode ₂ (sost.)

/pròde/
     „Un esercito di prodi da me guidato... „ (Radamès): Aida, I


prodigio

/prodìʤo/

profanare

/profanàre/

proferire, profferire

/proferìre/  /profferìre/

                "Un accento proferisti che a morir lo condannò." (Conte a Leonora): Trovatore, I, 5


professar amore

/professar amóre/

pronuba, pronubo

/prònuba/   /prònubo/

               "Scenda Amor, scenda Imeneo,  e Giunone ai regi sposi, d'alma pace omai li posi la dèa pronuba nel sen!" (Coro): Idomeneo, scena ultima

    "Trucidatemi, e pronubo al rito sia lo scempio d’un core tradito." (Edgardo): Lucia di Lammermoor, II/1/ 6



prostrarsi

/prostràrsi/

prostrato, prostrata

/prostràto/   /prostràta/

pugna

/pùɲɲa/
       Radamès: tu disertasti dal campo il dì che precedea la pugna.“ (Ramfis): Aida, IV


pugnale

/puɲɲàle/

pugnare

/puɲɲàre/

          "Suoni la tromba, e intrepido io pugnerò da forte, bello è affrontar la morte gridando libertà!"  (Riccardo e Giorgio): Puritani, Finale atto II

pungere ₁

/pùnʤere/

                "... di qua pungendo, di là scherzando, tutte le macchine rovescerò." (Figaro, Se vuol ballare): Nozze di F., Atto I Sc.II



pungere ₂, mi punge

/pùnʤere/

puossi

/puòssi/

puote

/puòte/
     "Ehi!... dottore... un momentino... In qual modo usar si puote?" (Nemorino): Elisir d'amore, I, 6


pupilla

/pupìlla/

pupille

/pupìlle/
  „ Sì per voi, pupille amate, tutto far desìo, ma per me, tu pur, ben mio qualche cosa devi far.“ (Podestà): Gazza ladra, II,5

pur ₁, pure

/pùr/   /pùre/

pur ₂

/pùr/
               "Pur mai non sentesi felice appieno chi su quel seno non liba amore." (Duca): Rigoletto, III,2

              "Non trovo pace notte né , ma pur mi piace languir così." (Cherubino): Nozze di Figaro, II,2


Q

quaggiù

 /kwaʤʤù/

                      "... ei che vorria coll’anima farti quaggiù beata" (Duca): Rigoletto II, 1


quai

/kwài/

         "Ahimè, quai sensi!" (Roberto): R. Devereux, I,5


qual

/kwàl/

qual ardire

/kwàlardìre/

qual nuova

/kwàlnuòva/

quegli

/kwéʎʎi/

quiete (sost.)

/kwjète/

quieto, quieta

/kwjèto/   /kwjèta/

R

raffrenare

/raffrenàre/

raffronto

/raffrónto/



raggiro

/raʤʤìro/

       “… tutto giova a un raggiro … il colpo è fatto!” (Conte): Nozze di Figaro, III, 4


rai

/rài/
              "... nei tuoi bei rai mi pascerò." (Tancredi): Tancredi, Atto I Sc. V
             "Tergete i rai e guidatemi all´ara. " (Leonora): Trovatore, I, 4

rallentare

/rallentàre/

           "Deh, rallentate, o barbari, le acerbe mie ritorte!" (Azucena): Trovatore III, 4


raminga, ramingo (agg.)

/ramìnga/   /ramìngo/

        "Andrò ramingo e solo, morte cercando altrove fin che la incontrerò." (Idamante): Idomeneo, III,3


rammentare

/rammentàre/
    "Or più non ramménto l'angoscie, gli affanni, or gioia e contento, compenso a miei danni il cielo mi diè." (Ilia): Idomeneo II, 3


rammentati!

/ramméntati!/

rammenti?

/ramménti/

rampogna

/rampóɲɲa/

    "Perfida!... E qual v'ha nome d'oltraggio e di rampogna che tu non merti?" (Roberto ): R. Devereux, I,9


rampollo

/rampóllo/

       "Miei rampolli femminini, vi ripudio; mi vergogno!" (Don Magnifico): Cenerentola, Atto I, Sc.II



rancore

/rankóre/

   "Addio, senza rancore." (Mimì): Bohème, III


rapire

/rapìre/

rapito ₁, rapita

/rapìto/  /rapìta/

rapito ₂, rapita

/rapìto/  /rapìta/

ratto ₁, ratta (agg.)

/ràtto/   /ràtta/

ratto ₂ (sost.)

/ràtto/

ravvisare

/ravvizàre/

   „Una larva orribile fra l’ombre a noi s’affaccia. Trema! le scarne braccia sul capo tuo levò.
Tua madre ell’è, ravvìsala, ti maledice...“  (Amonasro): Aida, III
 


Re, Rege

/ré/    /rèʤe/
               "Ma s'ei quel cor possiede, bello di casta fede, è d'ogni re maggior il Trovator!" (Manrico): Trovatore I,3
   “Figlia di regi, io ti salvai da morte.” (Arnoldo): Guglielmo Tell, I,4


rea, reo ₁ (agg.)

/rèa/   /rèo/

       “Bisogna aver coraggio, o cari amici miei, e i suoi misfatti rei scoprir potremo allor.
(Donna Elvira): Don Giovanni, I,19


rea, reo ₂ (sost.)

/rèa/    /rèo/

   "No, dal mio sdegno vindice fuggir non può la rea." (Elisabetta): Roberto Devereux, I,5


real, regal

/reàl/    /regàl/

          "Dormirò sol nel manto mio regal quando la mia giornata è giunta a sera." (Filippo): Don Carlo, III,1


recare

/rekàre/

recarsi

/rekàrsi/

redaggio

/redàʤʤo/

  "Mi sembrerà più dolce il mio redaggio, potrei sposarla per Calendimaggio!" (Rinuccio): Gianni Schicchi


refugio

/refùʤo/

reggere, più non reggo

/rèʤʤere/    /règgo/

Regina, Reina

/reʤìna/    /reìna/

      "Io vengo a domandar grazia alla mia Regina." (Carlo): Don Carlo, I,II,4


regio, regia

/rèʤo/  /rèʤa/
             "Al marzial campo ordin regio li chiama." (Don Alfonso): Così fan tutte, I, 3

regnare

/reɲɲàre/

reietto, reietta

/rejètto/   /rejètta/

rena

/réna/
    “ un passo sfiorava la rena...” (Cavaradossi):Tosca, III, 2


rendere ₁

/rèndere/

rendere ₂

/rèndere/
      "Ah! rendetemi la speme, o lasciatemi morir!" (Elvira). I puritani, II,3


repente

/repènte/
                  "... le mie fibre acuto gelo fa repente abbrividir." (Manrico):  Trovatore, II, 1


repentino, repentina

/repentìno/    /repentìna/

retaggio

/retàʤʤo/

ribaldo ₁ (sost.)

/ribàldo/

    "Calmatevi, idol mio: di quel ribaldo vedrem puniti in breve i gravi eccessi." (Don Ottavio): Don Giovanni, II, 16


ribaldo ₂ (agg.)

/ribàldo/

    "Non ti fidar, o misera, di quel ribaldo cor!" (D. Elvira): Don Giovanni, I,12


ricetto

/riʧètto/

ricetto, dare

/dare riʧètto/

ricusa

/rikùza/

ricusare

/rikuzàre/

ridestare

/ridestàre/

ridonare

/ridonàre/

riedere

/rièdere/

            “Riedi al campo della gloria nuovi allori a conquistar.”  (Matilde): Guglielmo Tell, II,3


riedi!

/rièdi/

rigor, rigore

/rigór/   /rigóre/
     "Perdonar ti possa iddio l’inumano tuo rigor." (Lucia a Enrico): L. di Lammermoor, II/1/2


rimanea

/rimanéa/

rimembranza

/rimembrànʦa/
           “Il padre... Lascia, o cara, la rimembranza amara: hai sposo e padre in me.” (Don Ottavio): Don Giovanni, I,3

rimembrare

/rimembràre/

rimirare

/rimiràre/

       “… rimira di sangue coperto il terreno …”   (Donn’Anna): Don Giovanni, I,13


rimorso

/rimòrso/


rimunerare

/rimuneràre/

    “Nell'ora del dolore  perché, perché Signore, perché me ne rimuneri così?” (Tosca): Tosca, II, 5



rinnegare

/rinnegàre/

rinnegato, rinnegata

/rinnegàto/    /rinnegàta/

rio ₁, ria (agg.)

/rìo/   /rìa/
        "Deserto sulla terra, col rio destino in guerra, è sola speme un cor al Trovator!" (Manrico): Trovatore I,3

rio ₂, ria (agg.)

/rìo/   /rìa/

     "Bada! Smarrirlo, oppur donarlo, è ria sventura!" (Otello a Desdemona): Otello/Verdi III,2


rio ₃ (sost.)

/rìo/
                         "Mira, d’acerbe lagrime, spargo al tuo piede un rio." (Leonora): Trovatore IV, 2

ripicchi

/ripìkki/

     "Basta con gli odi gretti e coi ripicchi! Viva la gente nova e Gianni Schicchi!" (Riuccio): Gianni Schicchi


riscatto

/riskàtto/

riserbare

/riserbàre/

"... a qual sorte più rea ti riserbano i Numi?" (Ilia): Idomeneo I,1


risolto

/risòlto/

               Commendatore: Risolvi!
                      Don Giovanni: Ho già risolto!
                                                            Don Giovanni, II,17


risolvere

/risòlvere/
        "Che risolvi, o turbata anima mia?" (Violetta): Traviata I, finale

risolvi!

/risòlvi/

ristorare

/ristoràre/

    “Andiam, andiam, mio bene, a ristorar le pene d'un innocente amor!” (D.G. e Zerlina): Don Giovanni, I,9


ristoro

/ristòro/
         “ Porgi, amor, qualche ristoro al mio duolo, a' miei sospir.”(Contessa): Nozze di Figaro, II, 1


risuonare

/risuonàre/

ritorte

/ritòrte/
   “ Che faceste, padre mio! Per voi solo io vado a morte; e voi stesso alle ritorte volontario offriste il piè.” (Ninetta): Gazza ladra II, 11


ritrarsi

/ritràrsi/

ritroso, ritrosa

/ritróso/    /ritrósa/

      "Non siate ritrosi occhietti vezzosi ..." (Guglielmo): Così fan tutte I, 11


rival, rivale

/rivàl/    /rivàle/

riverenza

/riverènza/

rivolger, rivolgersi

/rivòlʤer/    /rivòlʤersi/

rogo, al rogo

/rògo/

romito ₂ (sost.)

/romìto/

             "Ecco un messaggio del romito di Sorga: ei per Venezia supplica pace ..." (Simone): S. Boccanegra, I,10


romito, romita ₁ (agg.)

/romìto/  /romìta/


rosicare

/rosikàre/

rovesciare

/roveʃàre/
        "... tutte le macchine rovescerò." (Figaro): Nozze di F., I, 2


rubello

/rubèllo/

S

sacrifizio, sagrifizio

/sakrifìʦʦio/   /sagrifìʦʦio/
   "...supremo, il veggo, è il sagrifizio ch'or io ti chieggo ..." (Germont a Violetta): Traviata, Atto II Sc.V


saetta ₁

/saétta/

     "Sentir già parmi la fatale saetta che gli piomba sul capo!" (Donna Elvira). Don Giovanni, II, 11


saetta ₂

/saétta/

sanguigna ₁, sanguigno (agg.)

/sangwìɲɲa/  /sangwìɲɲo/

     "Amor di patria impavido mieta i sanguigni allori, poi terga i bei sudori e i pianti la pietà." (Riccardo e Giorgio): Puritani, Finale II



sanguigna ₂ (sost.)

/sangwìɲɲa/
  "Qua la parrucca, presto la barba, qua la sanguigna, presto il biglietto..." (Figaro: Cavatina): Barbiere di Siviglia, I,2


sapea

/sapéa/

    "Bravo! Che bella voce! Io non sapea che cantaste sì bene." (Contessa): Nozze di Figaro, II,3


saria

/sarìa/

     "Il core togliermi di Roberto!... Pari colpa sarìa togliermi il serto." (Elisabetta): Roberto Devereux, I,2


sarian

/sarìan/

sbalordito, sbalordita

/zbalordìto/   /zbalordìta/

sbranare

/zbranàre/

    "Orsù sbranate vendetta, gelosia, odio ed amore sbranate sì quest'infelice core!" (Ilia): Idomeneo I, 1


sbrigati!

/zbrìgati/

scagliare

/skaʎʎàre/

scellerata, scellerato ₁ (agg.)

/ʃelleràta/   /ʃelleràto/  

scellerata, scellerato ₂ (sost.)

/ʃelleràta/   /ʃelleràto/

          "Scellerato! E perché andate voi tai menzogne spargendo?" (Susanna a Basilio): Nozze di Figaro, I,7

scempiaggine

/ʃempiàʤʤine/

scempio

/ʃémpio/

scempio, fare scempio

/ʃémpio/
    "Fate scempio dell'ingrato, del crudel che m'ha tradita." (Dalinda): Ariodante, III,2

scendere all´avello

/ʃéndereallavèllo/

scettro

/ʃèttro/

scherano

/skeràno /

schermire

/skermìre/
           “ L'arte schermendo, l'arte adoprando, di qua pungendo, di là scherzando, tutte le macchine rovescerò.” (Figaro ): Nozze di F., I, 2


schernire

/skernìre /

scherno

/skérno /

      "Ella ride del mio pianto, del mio sdegno si fa scherno." (Frank): Edgar, I


schietto

/skiètto/

schiudere

/skiùdere/
         "Tu araldo schiudi le porte del palagio e annuncia al volgo gentilesco e plebeo ch'io non lo temo ..." (Simone): S. Boccanegra,I,10

schiusa, schiuso

/skiùsa/   /skiùso/

                "Schiuso era l'uscio! La magion deserta!" (Duca): Rigoletto, II, 1


sciabla

/ʃàbla/

sciagura

/ʃagùra/

sciagurata, sciagurato ₂ (sost.)

/ʃaguràta/     /ʃaguràto/
    „Sciagurato! Così del mio dolor gioco ti prendi?“ (Elvira a Leporello): Don Giovanni, I,5


sciagurato ₁ (agg.)

/ʃaguràto/  /ʃaguràta/

scingere

/ʃìnʤere/
                   "Scingete le catene ..." (Idamante): Idomeneo I,3

scioccherie

/ʃokkerìe/

sciocco

/ʃòkko/

scompiglio

/skompìʎʎo/



sconoscente

/skonoʃènte/


sconsigliato, sconsigliata

/skonsiʎʎàto/     /skonsiʎʎàta/

scoprimento

/skopriménto/

scordare

/skordàre/

scorgere

/skòrʤere/

scorno

/skòrno/

   "Ah, chi mi dice mai quel barbaro dov'è? Che per mio scorno amai, che mi mancò di fé?" (Elvira): Don Giovanni, I,5


scostati! , ti scosta!

/skòstati/  /tiskòsta/

scritto (sost.)

/skrìtto/

scrivea

/skrivéa/

scudiere, scudiero

/skudière/   /skudièro/

scudo ₁

/skùdo/

scudo ₂

/skùdo/

scure (sost.)

/skùre/
          "Udiste? Come albeggi la scure al figlio ed alla madre il rogo." (Conte di Luna): Trovatore IV,2

sdegnarsi

/zdegnàrsi/
         "Forse per colpa mia Nettun sdegnossi? Ma la colpa qual è?" (Idamante): Idomeneo, III,3
 
sdegnossi = si sdegnò

sdegno (sost.)

/zdégno/
           "E l'ira degli dèi al suon dei sdegni miei forse si sveglierà." (Baiazete): Tamerlano, Atto III, Sc. VIII


se'

/sé/

seco

/séko/

    “Ivi è Gessler, e seco è l'idol mio.” (Arnoldo): Guglielmo Tell, I,4


secondare

/sekondàre/

     "Questa è la trama, ch'ella vi prega e brama che abbiate a secondar." (Lindoro): Italiana in Algeri, II,8


secura, securo

/sekùra/  /sekùro/

                     "E come puoi tanto securo oprar?" (Rig. a Sparafucile): Rigoletto, I,7


sedotto, sedotta

/sedótto/      /sedótta/

seduttore

/seduttóre/

seduttrice

/seduttrìʧe/

seggiamo

/seʤʤàmo/

seggio

/sèʤʤo/

segnare

/seɲɲàre/

segnata, segnata è la mia sorte

/seɲɲàta/

segui! seguita! seguitate"

/ségui!/  /séguita!/  /seguitàte!/

          “Segui! T’ascolto!” (N.): Norma, I,8
 
"Sciolto il collo... nudo il petto... Seguitate." (Conte): Nozze di Figaro, II,8




seguitare

/segwitàre/
      “ Seguitate a stare allegramente, seguitate a suonar, o buona gente.” (Don Giovanni): D.G., I,8


sembiante

/sembiànte/
              "Si vede un sembiante guerriero ed amante." (Fiordiligi): Così fan tutte, I, 2

sembiante, nel sembiante

/sembiànte/

sembianza

/sembiànʦa/

sen, seno, in sen, nel sen

/séno/   /insén/

    "Misera Elvira, che contrasto d'affetti in sen ti nasce!" (Donna Elvira): Don Giovanni, II,11


senno

/sénno/

senno, di senno uscita

/sénno/

sentier

/sentièr/

sentomi

/sèntomi/

sepolcreto

/sepolkréto/

sepolcro

/sepólkro/

serbare

/serbàre/
      "Ah qual de' Numi mi serba ancora in vita, oh qual di voi mi porge almen aita?" (Idomeneo): Id. I,9
    No, ti serba alla Fiandra, ti serba alla grand’opra, tu la dovrai compire...” (Rodrigo a Carlo): Don Carlo, III (IV), 2, 1

serbato, serbata

/serbàto/    /serbàta/

sereno, serena

/seréno/   /seréna/

serrare

/serràre/

serrata, serrato

/serràta/   /serràto/
                 "Le porte son serrate, che mai sarà ..." (Susanna e Cherubino): Nozze di Figaro, II,7


serto

/sèrto/
                   "Il serto a lei de' martiri pietoso il cielo diè." (Fiesco): Simon Boccanegra, Pr. V

serva

/sèrva/

servitù

/servitù/

servo

/sèrvo/

sfere

/sfère/
                    "Ei che le sfere agli angeli per te non invidiò."(Duca): Rigoletto, II,1

sfiorare

/sfioràre/

sguardo

/zguardo/

sì (= così)

/sì+/
   “Ed hai coraggio di trattar scherzando un negozio serio?” (Susanna a Figaro): Nozze di F. II, 2


si può dar

/sipuò+dar/

        “Tra quest'arbori celata si può dar che non mi veda.” (Zerlina}: Don Giovanni, I,18


sia

/sìa/

sia!

/sìa/

siam

/siàm/

sicurtà

/sikurtà/

Sidon

/sidòn/

"Sventurata Sidon! In te quai miro di morte, stragi e orror lugubri aspetti? Ah Sidon più non sei, sei la città del pianto ..." (Arbace): Idomeneo III,5


sidonia, sidonie (agg.)

/sidònia/  /sidònie/

      "Sidonie sponde!" (Elettra): Idomeneo II, 5


sien tratti

/sìen tràtti/

sien, sieno

/sìen/   /sìeno/
            "Qual prova avete voi che ognor costanti vi sien le vostre amanti?" (Don Alfonso): Così fan tutte, I,1


siffatto, siffatta

/siffàtto/   /siffàtta/


simulare

/simulàre/

singhiozzi

/singióʦʦi/

singulti

/singùlti/

       "Un suono di taciti singulti appo la soglia m'arrestò non veduto."  (Nottingham): Roberto Devereux, I,6


sinor, sinora

/sinór/    /sinóra/

Sire

/sìre/

    "Perché allor il nome hai tu di re, Sire, se alcuno v'ha pari a te?" (Inquisitore): Don Carlo, III,2


smania

/zmània/
                      "Ma che cosa è questo amore che fa tutti delirar? Egli è un male universale, una smania, un pizzicore, un solletico, un tormento..." (Berta): Barbiere di Siviglia, Atto II Sc. VI


smania, avere la

/zmània/

    "Tanta smania avea d´una italiana ..."
"Le femmine d'Italia son disinvolte e scaltre  ... " (Haly): Italiana in Algeri, II, 7



smaniglio

/zmanìʎʎo/

smarrito, smarrita

/zmarrìto/  /zmarrìto/

smorfiosa

/zmorfiósa/

soave

/soàve/

soccombere

/sokkómbere/

soccorrere

/sokkórrere/

soccorso

/sokkórso/

soffria

/soffrìa/

soffrire ₁

/soffrìre/

soffrire ₂

/soffrìre/
        "Pria di partir, oh Dio! soffri che un bacio imprima sulla paterna man." (Idamante a Idomeneo): Id., II,6

soffro, io non soffro

/sòffro/

soglia, soglie

/sòʎʎa/    /sòʎʎe/
            "Già questa soglia istessa non t'è securo asilo." (Renato a Riccardo): Ballo in maschera, I,3

soglio ₁ (sost.)

/sòʎʎo/

            "E qual regina dall'alto soglio col posso e voglio farsi ubbidir." (Despina): Così fan tutte, Atto II Sc. I



soglio ₂ (verbo: solere)

/sòʎʎo/

       "Soglio in cittade uccidere, oppure nel mio tetto. L'uomo di sera aspetto ... una stoccata, e muor." (Sparafucile): Rigoletto,I,7


sol ₁, sole

/sól/  /sóle/

sol ₂, solo

/sól/  /sólo/

                "Dormirò sol nel manto mio regal quando la mia giornata è giunta a sera." (Filippo): Don Carlo, III,1




solere

/solére/

solingo, solinga

/solìngo/   /solìnga/
              "Ah forse è lui che l'anima solinga nei tumulti godea sovente pingere de' suoi colori occulti." (Violetta): Traviata, I, finale

sollecito, sollecita

/solléʧito/    /solléʧita/
                                  "Corsi al veron sollecita ... " (Leonora): Trovatore, I, 2


sopito

/sopìto/   /sopìta/

sorgete!

/sorʤéte/

sorgi!

/sórʤi/

    “Sorgi! E’ l’alba o mia Liù! Apri gli occhi, colomba!” (Timur):Turandot, III,1


sorte ₁

/sòrte/

sorte ₂ , della mia sorte

/sòrte/

               "A un Dottor della mia sorte queste scuse, signorina?  Vi consiglio mia carina un po' meglio a imposturar." (Bartolo): Barbiere di Siviglia Atto I Sc. X                   



sorte, barbara sorte, cruda sorte

/bàrbara sòrte/  /kruda sòrte/

sortire

/sortìre/
      
      Conte: Susanna, or via, sortite, sortite! Così vo'.
      Contessa: Fermatevi... Sentite... sortire ella non può.     Nozze di Figaro, II,6


sortire un accento

/sortìre/

sortite!

/sortìte/
     
           "Sortite vil ministro dell'altrui sfrenatezza ..." (Susanna a Basilio): Nozze di Figaro, I,7


sospir, sospiro

/sospìr/   /sospìro/

       “Crudele! Se sapeste quante lagrime e quanti sospir voi mi costate!” (Donna Elvira): Don Giovanni, II,2


sospirare

/sospiràre/

   S'ella sospira, sospiro anch'io …” (Don Ottavio): Don Giovanni, I,14


sovente

/sovènte/

sovra

/sóvra/

           "Sospira Elvira a Talbo cavaliero e sovra il cor non v'ha paterno impero." (Riccardo): Puritani, I, 3



Sovrano, Sovrana

/sovràno/  /sovràna/


sovvenire, mi sovviene

/sovvenìre/   /misovviène/

sparve, sparì

/spàrve/   /sparì/

spassetto

/spassétto/

specifico

/speʧìfiko/
    "Comprate il mio specifico, per poco io ve lo do." (Dulcamara, "Udite o rustici"): Elisir d'amore, Atto I Sc. V


spegnere

/spèɲɲere/

spelonca, spelonche

/spelónka/   /spelónke/



speme

/spème/

spene

/spène/

spento, spenta

/spènto/   /spènta/
                 "Spento il rival, caduto ogni ostacol sembrava a' miei desiri ..."  (Conte): Trovatore, II,3


sperdere

/spèrdere/

spergiuro

/sperʤùro/

spettro

/spèttro/

speziale

/speʦʦiàle/
                  "... che bel rimedio ti voglio dar. E' naturale, non da disgusto, e lo speziale non lo sa far ..." (Zerlina): Don Giovanni Atto II, 6

spietato, spietata

/spietàto/  /spietàta/

spirare ₁

/spiràre/

                       "Aura soave spira" (Idomeneo): Id. I,9


spirare ₂

/spiràre/
     "Ella è tremante , ella è spirante, anime perfide sorde a pietà!" (Arturo): Puritani, III, finale


spiro

/spìro/

spirto

/spìrto/

splendere

/splèndere/

spogliarsi

/spoʎʎàrsi/

sponda

/spónda/

sponda, a queste sponde

/a quéste spónde/

sposa

/spòza/

    1.  "La sposa novella!" (Marcellina): Nozze di Figaro, I,4
     2. "Signor... la vostra sposa ha i soliti vapori, e vi chiede il fiaschetto degli odori."(Susanna): Nozze di Figaro, III,2


sposo

/spòzo/

                          "Il mio sposo! O dèi, son morta!" (Contessa): Nozze di Figaro, II,4
     

sprezzare

/spreʦʦàre/

sprezzo

/sprèʦʦo/

squilla

/skwìlla/

                            "La squilla vicino il rito annunzia!" (Ferrando): Trovatore, II, 3



stamane

/stamàne/

stemma

/stèmma/

stesso, stessa

/stésso/   /stéssa/

stesso, stessa, io stesso/stessa

/ìostésso/   /ìostéssa/

stizzoso

/stiʦʦóso/

       "Stizzoso, mio stizzoso, voi fate il borioso, ma non vi può giovare" (Serpina): Serva padrona



stoccata

/stokkàta/

stolto

/stólto/

stordito, stordita

/stordìto/   /stordìta/

stral, strale

/stràl/  /stràle/

          “Tu per amore vacillar potresti vedendo contro te lanciar l'acuto stral.” (Guglielmo): Guglielmo Tell, III,3

      

strali

/stràli/

straniero, straniera ₁ (agg.)

/stranièro/  /stranièra/

straniero, straniera ₂ (sost.)

/stranièro/  /stranièra/

stranio suolo, in

/strànio/
                     "Alfredo è in stranio suolo." Traviata, Atto III Sc. IV


straziare

/straʦʦiàre/
                "Lascierò straziarmi il crine ... " (Zerlina): Don Giovanni, I,16


strazio

/stràʦʦio/

stridere

/strìdere/
            "... stridéa l'uscio dell'orto ..." (Cavaradossi): Tosca,  III,2
             "Stride la vampa!" (Azucena): Trovatore II,1



strologar

/strologàr/

struggersi

/strùʤʤersi/
                        "Mi struggo e mi tormento." (Lauretta): Gianni Schicchi


stupirsi

/stupìrsi/

subito ₁

/sùbito/

subito ₂

/sùbito/
           "... d'un breve sorrisetto conosco anch'io l'effetto, di menzognera lagrima, d'un subito languor."  (Norina): Don Pasquale, Atto I Sc. IV

sublime

/sublìme/

suggello

/suʤʤèllo/

suol, suolo

/suòl/   /suòlo/

    "O Francia, nobil suol, sì caro ai miei verd'anni!" (Elisabetta): Don Carlo, IV, 1


suole (v. solere)

/suòle/
             "Suole amore dal dolore tirar balsamo alle pene, a sanar chi pria piagò." (Oronte): Alcina, Atto III


suora

/suòra/
               1. "Un padre ed una suora t'affretta a consolar." (Germont): Traviata, II, 8
             2.  Suor Angelica

superbo, superba ₁

/supèrbo/   /supèrba/

superbo, superba ₂

/supèrbo/   /supèrba/

supplicare

/supplikàre/

supplice

/sùppliʧe/

supplire, suppliscavi

/supplìre/    /supplìskavi/

supplizio ₁

/supplìʦʦio/

supplizio ₂

/supplìʦʦio/

supremo, suprema

/suprèmo/    /suprèma/

sussurrare

/sussurràre/

sussurro (sost.)

/sussùrro/

suvvia

/suvvìa/

svenare

/zvenàre/
       "Non basta il pianto? Svénami, ti bevi il sangue mio..." (Leonora): Trovatore IV, 2

sventura

/zventùra/
               "Sarìa per me sventura un serio amore?" (Violetta): Traviata I, finale

sventurata, sventurato

/zventuràta/  /zventuràto/
              „ Sventurata! che dissi?“ (Aida): Aida, I


T

tabernacolo

/tabenàkolo/
         … sempre con fé sincera, la mia preghiera ai santi tabernacoli salì.” (Tosca), Tosca II, 5


taccia

/tàʧʧa/

   "Taccia il tuo cor!" (Rodrigo): Don Carlo, I, 3


tacciato

/taʧʧàto/

    "A torto di viltate tacciato mai sarò!" (D.G.): Don Giovanni, II,17


tacea

/taʧéa/
                      "Tacea la notte placida ... " (Leonora): Trovatore, I,2

tacere (io taccio)

/taʧére/    /taʧʧo/
            "Ei stesso viene... o Dei! Mi spiego, o taccio? ... Resto ... Parto ... o m'ascondo?" (Ilia): Idomeneo, III,1

tacete!

/taʧéte/

         "Ehi, Figaro, tacete!" (Susanna): Nozze di Figaro, IV, 11


taci!

/tàʧi/

   “Ah, taci, ingiusto core, non palpitarmi in seno … “ (Donna Elvira): Don Giovanni, II,2


tai, tal

/tài/   /tàl/
        "Scellerato! E perché andate voi tai menzogne spargendo?" (Susanna a Basilio): Nozze di Figaro, I,7

talamo

/tàlamo/
          "A mio dispetto (...) vedrà la Grecia a suo gran scorno una schiava troiana di quel soglio e del talamo a parte." (Elettra): Idomeneo I,6

talamo, tratta al talamo

/tràttaltàlamo/

         "Fui tratta al talamo.... Che dico? A supplizio di morte! " (Sara): Roberto Devereux, I,9


talor, talora

/talór/   /talóra/

tapino, tapina

/tapìno/   /tapìna/

tardar, tardare

/tardàr/   /tardàre/

    "La vendetta del Re tardare non potea!" (Rodrigo): Don Carlo, III/II, 1
    "Deh, vieni, non tardar, o gioia bella." (Susanna): Nozze di Figaro, IV, 10


teco

/téko/
      "E' il mio coricino che più non è meco: ei venne a star teco, ei batte così." (Dorabella e Guglielmo): Così fan tutte, Atto II Sc. V


tede nuziali

/tède nuʦʦi:àli/
  "O nuzïali tede, abborrite così, così fatali siate, ah! siate per me faci ferali!" (Giulietta): Capuleti e Montecchi, I,4



tediare

/tediàre/

tel, te'l

/tél/
       "Or dunque ti prepara a vederlo: io te 'l guidai per quel segreto, e a noi sol noto ingresso." (Lorenzo a Giulietta): Capuleti e Montecchi, I.5

temea

/teméa/

temerario

/temeràrio/   
              "Insano, temerario! (...) ardisci volgerti a queste regie porte!" (Conte a Manrico): Trovatore I, V

     

temere

/temére/

   “… temo pe 'l caro sposo, e per noi temo ancor.“ (Donn’Anna): Don Giovanni, I,19


tempio

/tèmpio/
                      "Io sento suonar la sacra squilla... Al tempio ei move..." (Amina): Sonnambula, Atto II Sc. ultima

tenebra, tenebre

/tènebra/      /tènebre/

tentoni, a tentoni

/tentóni/

tergere

/tèrʤere/
    1.  "Bello il poter non è, che de' soggetti le lacrime non terge." (Riccardo): Ballo in maschera, I,2

      2. "Ma è tempo ancora, tergermi da tanta macchia bramo..." (Alfredo): Traviata, II, 14



tergi il pianto, tergi il ciglio

/tèrʤi/

     “Tergi il ciglio, o vita mia!” (Don Ottavio): Don Giovanni, II,7


terra

/tèrra/

terzana

/terʦàna/

      "La terzana d'avere mi sembra, e le membra fermar più non so." (Leporello): Don Giovanni, II,17



tesoro mio

/tezòro/

testimonio

/testimònio/

tetro, tetra

/tètro/   /tètra/
              "Sinistra splende su' volti orribili la tetra fiamma che s'alza al ciel." (Azucena): Trovatore II,1

tetto

/tétto/

      “Fuggir quel tetto io bramo che caro un dì mi fu.” (Arnoldo): Guglielmo Tell, IV, 1

    

tigre ircana

/tìgre irkàna/

timor, timore

/timór/   /timóre/

     “Ah! capisco, capisco, bricconcella; hai timor ch'io comprenda com'è tra voi passata la faccenda.” (Masetto): Don Giovanni, I,16

toccare

/tokkàre/

togliersi d'intrico

/tòʎʎersi dintrìko/

    "Per togliermi d'intrico, ad aprir io stesso andrò." (D.G.): Don Giovanni, II, 16



Tonante

/tonànte/

tormenta (sost.)

/torménta/

tormentarsi, mi tormento

/tormentàrsi/    /mi torménto/

tormento, tormenti (sost.)

/torménto/   /torménti/


tornare a dir

/tornàre a+dìr/

torrai

/torrài/

torre ₁ (sost.)

/tórre/

torre ₂, tormi (verbo)

/tòrre/   /tòrmi/

                  "Torre a Ceprano vogliam la sposa." (Marullo): Rigoletto I, 15

          "Tormi potessi alla costor vendetta." (Jacopo F.): I due Foscari, II, 1


torria

/torrìa/

               "S'ei cadrà per mano mia un sol colpo vi torrìa coll'amante il protettore." (Alfredo): Traviata, II, 13



torti ₃ (verbo)

/tòrti/

torto ₁ (agg.)

/tòrto/

torto₂ , torti (sost.)

/tòrto/  /tòrti/

        “Ditele che i suoi torti a vendicar io vado …” (Don Ottavio): Don Giovanni, II,10

       "Soffrir sì gran torto quest'alma non sa." (Contessa): Nozze di Figaro, II,9

            "Ho torto e mi pento." (Conte): Nozze di Figaro, II,9

     



torto₃, a torto (avv.)

 /a+tòrto/ 

                      "Se a torto v'offesi, perdono vi chiedo."(Conte): Nozze di Figaro, II,9



tosco

/tòsko/

tosto

/tòsto/
           “Partite tosto; addio.”(Conte a Cherubino): Nozze di Figaro, I, 8


tradimento

/tradiménto/

tradire

/tradìre/

traditore

/traditóre/

traditrice

/traditrìʧe/

trafiggere

/trafìʤʤere/
                 "Quel guardo il cavaliere in mezzo al cor trafisse ..." (Norina): Don Pasquale, Atto I Sc. V

trafitto

/trafìtto/
           "Ma pur se nella pagina de' miei destini è scritto ch’io resti fra le vittime, dal ferro ostil trafitto ...” (Manrico): Trovatore, III,6

traggasi

/tràggasi/

tramonto

/tramónto/
                   
          "... di voi sempre parlando così, dall'aurora al tramonto del dì." (Conte): Barbiere di Siviglia, I, 4



trarre ₁ (p.p. tratto, p. rem. trasse)

/tràrre/  /tràtto/
 
           "Sia tratto al ceppo!" (Conte): Trovatore Sc. ultima
    

trarre ₂

/tràrre/

   "Dico mille cose a Masetto per placarlo, per trargli dal pensier la gelosia." (Leporello): Don Giovanni, I, 15


trarsi, mi trassi

/tràrsi/   /mitràssi/

trasse

/tràsse/

    "Dell'empio che mi trasse al passo estremo qui attendo la vendetta." Don Giovanni II, 12



tratta, tratto (v. trarre)

/tràtta/   /tràtto/
           
              "Colei sì pura al cui modesto accento quasi tratto a virtù talor mi credo!" (Duca): Rigoletto, II,1


trecce

/tréʧʧe/

trema!

/trèma/

      “Trema, trema scellerato!” Don Giovanni, Finale atto I
     "A me rispondi e trema dal mentir!" (Conte di Luna ad Azucena): Trovatore, III,4


tremare

/tremàre/

      "Ah, signore, quel furore per lui fammi il cor tremar." (Contessa): Nozze di Figaro, II,8


tremendo, tremenda

/tremèndo/    /tremènda/

tremoto, tremuoto

/tremòto/    /tremuòto/

trionfo

/triónfo/

Tritone

/tritóne/



trucidare

/truʧidàre/

     “Ah, dimmi un poco dove possiam trovarlo: lo cerco con costor per trucidarlo.” (Masetto): Don Giovanni, II,4


tutore

/tutóre/

U

ubbia

/ubbìa/

             "Basta con queste ubbie grette e piccine!" (Rinuccio): Gianni Schicchi


uccellatore

/uʧʧellatóre/
     „Ecco qui l'uccellatore.“(Susanna e Figaro): Nozze di F., IV, 11


uccidere

/uʧʧìdere/

uccisore

/uʧʧizóre/

    “… dubitar non possiam che Don Giovanni non sia l'empio uccisore del padre di Donn'Anna.” (Don Ottavio): Don Giovanni, II,10



udire (io odo)

/udìre/  /òdo/
                     
                      

udiro

/udìro/

udiste

/udìste/

udisti?

/udìsti/

udite!

/udìte/
                        "Udite, udite o rustici!" (Dulcamara): Elisir d'amore, I, 5


uditorio

/uditòrio/

udrai

/udrài/
       "Verranno a te sull’aure i miei sospiri ardenti, udrai nel mar che mormora l’eco de’ miei lamenti..." (Edgardo e Lucia): L. di Lammermoor, I, 5


ultor, ultore

/ultór/   /ultóre/

ultrice

/ultrìʧe/
        "Cada alfin l'ultrice spada sovra il capo al traditor" (Coro):  Puritani, III, finale

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unqua

/ùnkwa/
                 "Uscita, dimmi, unqua sei?" (Rigoletto a Gilda): Rigoletto, Atto I Sc. IX


uopo, è d'uopo, m´è d'uopo

/uòpo/  /mè+duòpo/

          "Giustizia ha i dritti suoi. M'è d'uopo rispettarne anco il rigore." (Doge): I due Foscari, II,6

uopo, ho d'uopo

/uòpo/  /duòpo/ 
  
       "Io non ho d'uopo della vostra morale... " (Susanna): Nozze di Figaro, I,7


usanza

/uzànʦa/

              "E' l'usanza di porvi il suggello." (Figaro): Nozze di F. , II, 10


usato, più dell'usato

/più+delluzàto/

 “ Che dell’usato più noioso voi siete.” (Rig. a Ceprano): Rigoletto, II, 3


usato, usata

/uzàto/   /uzàta/
     "Tutto è deserto! né per l'aura ancora suona l'usato carme... In tempo io giungo." (Conte): Trovatore, II, 3

uscio

/ùʃʃo/
                           "Schiuso era l'uscio! La magion deserta!" (Duca): Rigoletto, II, 1

uscite!

/uʃʃìte/

uso, usa (agg.)

/ùzo/    /ùza/

          "Uso a mentir non sono; ché della vita istessa più caro ho l'onor mio." (Gennaro): Lucrezia Borgia, Atto I Sc. V



V

v'è

/vè/
         " Là v'è qualcuno." (Conte):Nozze di Figaro, II,5


v'ha, v'han

/và/  /vàn/
             "V'han fra queste contadine, cameriere e cittadine, v'han contesse, baronesse, marchesane, principesse, e v'han donne d'ogni grado, d'ogni forma, d'ogni età."(Leporello): Don Giovanni, I,5

vagheggiare

/vageʤʤàre/

     "Tornami a vagheggiar." (Morgana): Alcina, II,2


vaghezza

/vagétstsa/


vago, vaga

/vàgo/   /vàga/
      "Tra voi, belle, brune e bionde si nasconde giovinetta vaga e vezzosa, dal labbro rosa, che m'aspetta?" (Des Grieux): Manon Lescaut, I


vale un perù

/vàle umperù/

vale, non vale

/vàle/

valetudinario

/valetudinàrio/

vampa

/vàmpa/
               "Stride la vampa!" (Azucena): Trovatore II,1

vaneggiare

/vaneʤʤàre/

vanne!

/vànne/

1."Vanne, dico!" (D.G. a Leporello): Don Giovanni, II, 16
 2.    "Vanne lontan da me!" (D.G. al Commendatore): Don Giovanni, II, 17


vanni

/vànni/
           "... della virtù com'aquila sui vanni m'alzerò..." (Carlo): Ernani, III, 2


vano, vana

/vàno/  /vàna/
    “ … ai venti che il suon de' vani accenti portano via con sé...” (Cherubino): Nozze di Figaro, I, 5


veduto

/vedùto/

vegga

/végga/


veggiamo

/veʤʤàmo/

      "Veggiamo un po' qui fuori." (Cherubino): Nozze di Figaro, II,7


veggo ₁, veggio

/véggo/   /véʤʤo/
                    "Ecco di bamboli mezza dozzina veggo già nascere, veggo già crescere, a me d'intorno veggo scherzar." (D.P.): Don Pasquale Atto I Sc. II
                   "Chi sa s'io più ti veggio!" (Fiordiligi a Guglielmo): Così fan tutte I, 4


veggo ₂, ben veggo

/véggo/   /bèn véggo/

veggon

/véggon/

vegliardo

/veʎʎàrdo/

vegliare

/veʎʎàre/
             "Veglia, o donna, questo fiore che a te puro confidai. Veglia attenta, e non sia mai che si offuschi il suo candor." (Rigoletto a Giovanna): Rig., Atto I Sc. X


veglio (sost.)

/vèʎʎo/

vel ₁, ve lo

/vél/ /vélo/

                                  Contessa: Non son rea...                 
                                 Conte: Ve'l veggo in volto.            Nozze di Figaro, II,8


vel, velo

/vélo/
  “Tra l’esiglio ed il vel sceglier potete.” (Elisabetta a Eboli): Don Carlo, III (IV), 5


velo, cingere il velo

/ʧìnʤere il vélo/
               "Tratta in inganno di tua morte al grido (...) nel vicino claustro della Croce il velo cingerà Leonora." Trovatore, II,2

vendetta

/vendétta/
         “ La vendetta, oh, la vendetta è un piacer serbato ai saggi; l'obliar l'onte, gli oltraggi,

è bassezza, è ognor viltà.” (Bartolo), Nozze di Figaro, I, 3



vendicar

/vendikàr/

     “Ah! ell'è alla festa! Volisi l'offesa a vendicar.” (Alfredo): Traviata, II,8


veneri (sost. pl.)

/vèneri/

"Un dì, quando le veneri il tempo avrà fugate, fia presto il tedio a sorgere.. Che sarà allor? ... Pensate!" (Germont): Traviata, Atto II Sc. V


venia

/venìa/

venir meno

/venirméno/


ventura

/ventùra/
                  "Quando errai per anni ed anni in poter della ventura, io sfidai sciagura e affanni nella speme del tuo amor."(Riccardo): Puritani I, 3

ver, vero ₁ (agg.)

/vér/  /véro/

vergare

/vergàre/
 
      "Sol per veder Venezia vergò il fatale scritto." (Lucrezia): I due Foscari, I, 11


vergine

/vérʤine/

Vergine, la

/vérʤine/


vergogna

/vergóɲɲa/

vero, il vero ₂ (sost.)

/véro/

veron, verone

/verón/   /veróne/
                        " ... egli talor, presso i veroni della sua cara, intere passa le notti." (Ferrando): Trovatore, I,1

versare sangue

/versàre sàngwe/

versiera

/versièra/

        "... sposa chi vuoi, pure la versiera" (Zita a Rinuccio): Gianni Schicchi


Vesevo, Vesuvio

/vezèvo/   /vezùvio/
             "Nel petto un Vesuvio d'avere mi par" (Dorabella): Così fan tutte, Atto II Sc. V


vesta, veste

/vèsta/        /vèste/
         "Eccomi in lieta vesta." (Giulietta): Capuleti e Montecchi, I.4


vezzo

/véʦʦo/
    "Conosco i mille modi dell'amorose frodi, i vezzi e l'arti facili per adescare un cor." (Norina): Don Pasquale, I, 4


vezzosa, vezzoso

/veʦʦósa/  /veʦʦóso/
           "Begli occhi vezzosi dell'idolo amato, brillate amorosi ..." (Ernesto): Il mondo della luna, I,5


vi ₁, v'

/vi/

       “Ma tra noi qual mai distanza, quanti ostacoli vi sono! “ (Arnoldo): Guglielmo Tell, II,2


vi ₂

/vi/

via

/vìa/

          "Via, parlate!" (Conte): Nozze di Figaro, II,8



vientene

/vièntene/

   “Vientene meco a casa …” (Zerlina a Masetto): Don Giovanni, II,6


vigor, vigore

/vigór/   /vigóre/
    "Potria novel vigore il pianto mio recarti... Ma ravvivar l'amore il pianto mio non può." (Amina): Sonnambula, Atto II, Sc. ultima


vil, vile ₁

/vìl/    /vìle/

vil, vile ₂

/vìl/    /vìle/
           "... tradisti il tuo sangue per vil seduttore ..." (Enrico a Lucia): L. di Lammermoor, II/1/2
       “ Cortigiani, vil razza dannata …” (Rig.): Rigoletto, II,4





villanella

/villanèlla/

viltà, viltade, viltate

/viltà/    /viltàde/     /viltàte/

   “… l'obliar l'onte, gli oltraggi, è bassezza, è ognor viltà.” (Bartolo), Nozze di Figaro, I, 3
    "A torto di viltate tacciato mai sarò!" (D.G.): Don Giovanni, II,17



vindice

/vìndiʧe/

    "No, dal mio sdegno vindice fuggir non può la rea."  (Elisabetta): Roberto Devereux, I,5


virtù, virtude

/virtù/     /virtùde/

    “Delle antiche l’esempio rinnovate.” (Melchtel): Guglielmo Tell, I,5


visetto

/vizétto/

viso

/vìzo/

vittoria

/vittória/

viva!

/vìva/
                "Viva Despina che sa servir!" (Despina): Così fan tutte, Atto II Sc. I


vo, vò, vo' ₁ (andare)

/vò/
            "Ieri alla tarda sera, qui giunto con mia schiera, pien d'amorosa idea, vo al padre.." (Riccardo): Puritani, I, 3
    "Non vo che al tempio ..." (Gilda). Rigoletto, I, 9


vo, vò, vo' ₂ (volere)

/vò/
        "Vo' che scorra il viver mio pei sentieri del piacer." (Violetta): Traviata, I, finale

vo', m'en vo'

/vò/

voglia il cielo!

/vòʎʎailʧèlo/

volea

/voléa/

voler bene

/volér bène/

volgere ₁

/vòlʤere/
         "La faccia ora volgetemi. Olà! Quegli occhi a me..." (Susanna a Cherubino): Nozze di Figaro, Atto II, 3

volgere ₂, volgersi

 /vòlʤere/    /vòlʤersi/
                "In breve Arturo qui volge..." (Enrico): Lucia di Lammermoor, II/1/1


volgere lo sguardo, volgere i lumi

/vòlʤere lozgwàrdo/   /vòlʤere ilùmi/
          "Aiuto o giusti Numi! A noi volgete i lumi ..." (Coro): Idomeneo I,7
          "La faccia ora volgetemi. Olà! Quegli occhi a me ." (Susanna): Nozze di Figaro II, 2


volto

/vólto/

voluttà

/voluttà/
            "... vaneggerò nel palpito d'un'ebbra voluttà." (Arturo ed Elvira): Puritani, III, finale


vorria

/vorrìa/
     “Al signor Conte piace la sposa mia; indi segretamente ricuperar vorria il diritto feudale.” (Figaro): Nozze di F., II, 2


vostro, vostra

/vòstro/   /vòstra/

voti

/vóti/

        "Cedi, Elvira, ai voti miei: puro amor desio da te." (Carlo): Ernani, I,7


vulnerare

/vulneràre/

vuol

/vuòl/

Z

zeffiretto

/dzeffirétto /
         "Zeffiretti lusinghieri, deh volate al mio tesoro: e gli dite ch'io l'adoro, che mi serbi il cor fedel." (Ilia): Idomeneo, III,1

          "Che soave zeffiretto questa sera spirerà sotto i pini del boschetto ... " (Contessa e Susanna) Nozze di Figaro III,10

Zefiro, Zeffiro, Zeffiri

/dzèfiro/   /dzèffiro/   /dzèffiri/

zimarra

/ʣimàrra/

zingara

/ʣìngara/ oppure  /ʦìngara/

zingarella

/ʣingarèlla/ oppure /ʦingarèlla/
           "Chi del gitano i giorni abbella? La zingarella." (Coro degli zingari): Trovatore II,1

zitella

/ʣitèlla/ oppure  /ʦitèlla/
                     "Mi vergogno... son zitella." (Norina): Don Pasquale, Atto I Sc. V

zitto, zitta

/ʦìtto/    /ʦìtta/
                "Zitti zitti, moviamo a vendetta ..." (Coro): Rigoletto, I, 15


Zitto!

/ʦìtto/


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